“Non meritavi di essere aggredita, tu come chiunque altro esce da casa per andare a lavorare e torna o torna irriconoscibile, piena di ematomi dopo un turno stremante in terapia intensiva.

Dopo 30 anni di servizio è accaduta una cosa ingiustificabile e assurda. Una cosa gravissima. Una cosa irripetibile rispetto a chi si assume la responsabilità, quasi sempre, più grandi di quelle che sono le capacità”.

E’ quanto dice la figlia dell’infermiera aggredita al Policlinico di Palermo. L’ennesimo sanitario picchiato durante l’orario di servizio. Si sta ancora cercando di comprendere il motivo di un’aggressione così violenza.

“Ringrazio qualunque cosa ci sia da ringraziare per avermi dato te come mamma. Grazie di esserci, prima di tutto come madre, poi come padre, come sorella, come amica. Grazie di essere il pilastro fondamentale della nostra “sofferente” famiglia. Grazie soprattutto dei sacrifici che fai per tutti noi lavorando 48 ore su 24 ore. Sei stata la vittima di un’aggressione ingiustificata e spero che mai accada a nessuno. Forza siamo tutti con te. Sei una forza della natura”.