Una giornata da incubo per migliaia di automobilisti e turisti che hanno deciso di trascorrere fuori il ponte della festa della Repubblica. Lunghissime code in uscita e soprattutto in entrata. Fino a tarda notte oltre 20 chilometri di coda.

Ieri per uscire da Palermo e superare il cantiere su viadotto Perriera si impiegava in media due ore. Tanto è stato necessario per percorrere circa 10 chilometri e arrivare nel tappo tra Casteldaccia e Altavilla.

Un maxi cantiere che come si legge nel cartello è stato consegnato a settembre del 2024 e si concluderà dopo 500 giorni, circa un anno e sei mesi. Un apo fino al prossimo marzo 2026.

Peggio molto peggio al ritorno. Si perché nella corsia in direzione Palermo i cantieri sono due a pochi chilometri di distanza. Il primo sempre il viadotto Perriera il secondo a Bagheria di un chilometro per rifare le barriere. Un doppio tappo che ha provocato ieri giornata di rientro code fino a notte fonda.

“Questi lavori rappresentato il mancato rispetto da parte di Anas per i tanti automobilisti che percorrono l’autostrada – dice Sandro che si è fermato in una piazzola insieme ad altri automobilisti per cercare di superare il secondo tappo – Non è possibile non finire un cantiere e aprirne un altro senza pensare di non creare questo caos. Una cosa mai vista. Una follia”.

Per molti davvero un incubo. “Possibile che si aprono cantieri in estate e in inverno – dice Dario – Una terra senza speranze dallo svincolo di Termini Imerese fino a a Bagheria due ore e 30 minuti. Qua si campa di cassaintegrazione o di naspi”.

Per molti una situazione paradossale. Tantissimi turisti arrivati da Siracusa per assistere alle tragedie greche hanno impiegato sei ore per raggiungere il capoluogo. “Quello che mi fa sorridere è sentire i ministri che parlano del ponte sullo Stretto per velocizzare i collegamenti – dice Sara – e poi bastano due cantieri solo a Palermo, ma ce ne sono tantissimi in tutti e i 200 chilometri per rendere impossibile la vita di automobilisti e turisti. Non oso pensare a cosa accadrà questa estate. L’economia dei comuni che puntano sulla stagione estiva sarà del tutto compromessa. Cinque ore in auto per andare e tornare dal mare sono davvero tante. Povera la nostra terra”.

Sunseri (M5S Ars) scrive al Prefetto. “Situazione inaccettabile, intervenga”

“Situazione inaccettabile, senza piani di mitigazione, percorsi alternativi e una gestione trasparente dell’emergenza, intervenga con urgenza convocando una riunione con i soggetti coinvolti – Anas, Regione Siciliana, enti locali”.
Lo scrive al prefetto di Palermo, il deputato M5S all’Ars Luigi Sunseri, alla luce dei pesantissimi ritardi e incolonnamenti che si registrano sulla A19, nel tratto compreso tra Altavilla Milicia, Casteldaccia e Bagheria, a causa dei lavori in corso e dei conseguenti restringimenti di carreggiata.

“Tali interventi – scrive il deputato – realizzati su una tratta strategica per la mobilità della Sicilia occidentale, stanno provocando quotidianamente gravi rallentamenti e blocchi della circolazione, con cittadini costretti a rimanere incolonnati per diverse ore, impossibilitati a raggiungere le proprie abitazioni o i luoghi di lavoro con tempi certi. A ciò si aggiungano ulteriori lavori che interessano la Strada Provinciale 88, che collega Bagheria e Casteldaccia, che ne hanno determinato la chiusura parziale, nonché interventi di manutenzione in corso sulla Strada Statale 113, nel tratto tra Santa Flavia e Casteldaccia. Le ricadute su salute, sicurezza e diritti fondamentali degli utenti sono ormai evidenti e non più tollerabili, tenuto conto anche del fatto che gli automobilisti, spesso, al fine di cercare una via di fuga dalle lunghe code autostradali, imboccano le uscite di Casteldaccia e Bagheria, determinando un’ulteriore congestione anche del traffico cittadino.

“È doveroso ricordare – continua Sunseri – che i lavori insistono su una rete autostradale gestita da Anas, ma commissariata, con competenza affidata al Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, in qualità di Commissario straordinario. Nonostante ciò, a fronte di una crisi che investe direttamente e pesantemente la vita quotidiana di migliaia di siciliani – già da diverse settimane – non si registra alcun intervento risolutivo da parte del Presidente Schifani. Nessun aggiornamento, nessuna comunicazione, nessuna assunzione di responsabilità concreta”.

“Alla luce di quanto sopra – si legge in conclusione nella lettera – le chiedo di intervenire con urgenza convocando una riunione con i soggetti coinvolti al fine di conoscere lo stato attuale dei lavori e il cronoprogramma previsto, di individuare soluzioni provvisorie o alternative per decongestionare il traffico, di indicare date certe e ufficiali per il completamento degli interventi e per garantire la predisposizione di un piano comunicativo chiaro, pubblico e costante verso i cittadini”.