“Ho appreso ancora una volta dalla stampa del sequestro della casa di campagna. Se la notizia è vera chiedo immediatamente alla procura di Palermo il dissequestro dei miei conti correnti, quello mio personale e quello dello studio.

Per quella abitazione avevo ricevuto una proposta di acquisto per un milione di euro. Immobile che non venderò mai al quale sono affezionato, visto che si tratta della terra e abitazione della mia famiglia.

Se non saranno dissequestrati i conti correnti è evidente che c’è un accanimento nei confronti del mio lavoro, dei miei assistiti perché il rischio concreto e che io non possa più lavorare”.

Lo dice l’avvocato Antonio Ingroia commentando la notizia del sequestro della villa a Calatafimi, da parte della Guardia di Finanza, visto che il denaro presente sui conti correnti dell’indagato non sarebbe sufficiente a “coprire” la somma di 151 mila euro sequestrata dal gip.