Da oggi Palermo è Capitale italiana della Cultura. Con la cerimonia inaugurale iniza l’anno che la città dedicherà a una serie di eventi. Per l’occasione sono sbarcati il Premier Paolo Gentiloni e il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.

“Per Palermo Capitale della cultura anche la Regione farà la sua parte. Abbiamo previsto, a valere sul fondo per le autonomia, un milione di euro per i Comuni che nel corso degli anni conquisteranno un primato in un contesto nazionale e internazionale” haa annunciato il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, alla cerimonia di apertura di Palermo Capitale della cultura 2018. “E’ un incoraggiamento, uno stimolo, anche se siamo convinti che questo è un punto di partenza – ha proseguito – perché c’è tanto da fare nei settori della cultura e del turismo e noi stiamo mettendo a punto un programma concreto che vareremo nelle prossime settimane”.

La ‘palermitanità’ di questa edizione della capitale della Cultura inizia fin da logo. La palermitana Sabrina Ciprì, 22 anni, allieva dell’Accademia di Belle arti e della cattedra di Design grafico guidata da Fausto Gristina, firma proprio il logo ufficiale di Palermo Capitale italiana della cultura 2018. Il logo è formato da quattro “p”: quattro sono i canti delle Teatro del sole, il cuore della città; quattro le lingue incise sulla stele conservata alla Zisa: arabo, ebraico, fenicio e greco. Ciprì sarà premiata con una borsa di studio di mille euro e uno stage da Gomez & Mortisia che si è aggiudicata la campagna di comunicazione per la serie di eventi di Palermo Capitale della cultura.

“Per la prima volta ci sono 43 istituzioni che partecipano al tavolo per Palermo Capitale della cultura seguendo un programma condiviso. Palermo è la città al mondo che negli ultimi 40 anni è cambiata di più culturalmente” ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

“Tante culture qui sono il pezzo del mosaico che Palermo compone all’interno del Mediterraneo – ha proseguito – Quest’anno sarà possibile mettere alla prova le eccellenze palermitane. Ci sono migliaia di iniziative che sono il frutto di un lavoro fatto in questi anni. Uno degli elementi caratteristici è che le periferie saranno più coinvolte del centro. Vogliamo abolire il termine periferie”.

“A chi molto è stato dato, molto deve dare. E Palermo ha ricevuto tantissimo. Molto è stato dato da chi ha dato la vita per spazzare ha la mafia, molto è stato dato in termini di cultura e architettura, in termini di tolleranza e mix tra le lingue e le culture – ha  aggiunto Orlando, aprendo la cerimonia di inaugurazione delle attività – Tutto questo fa la differenza tra Palermo e le banlieue di Parigi, alcune zone di Bruxelles. Noi siamo la vera città dell’accoglienza al centro del Mediterraneo”.

Guarda avanti, invece, il Ministro Franceschini “La commissione sta concludendo i lavori, il 19 febbraio sarà proclamata la capitale italiana della cultura del 2020, saltiamo il 2019 perché Matera sarà capitale della cultura in Europa” ha annunciato chiudendo la manifestazione

(video Marcella Chirchio)