Si insedia il neo dirigente regionale per la Sicilia vincitore dell’ultimo concorso di agenzia delle dogane e dei monopoli. Si tratta di Enrico Guarna che prende posto nel suo ufficio palermitano da dove si sviluppa la sede principale dell’organismo. Guarna proviene dalla direzione dell’ufficio delle dogane di Roma 2 e succede alla dirigenza ad interim di Ivan Santi Spina.

Cosa va a comandare

All’ufficio dei Monopoli, con sede a Palermo, il neo dirigente si appresta ad occuparsi di tutte le attività di competenza. In particolare nei delicati settori dei giochi e dei tabacchi con utilizzo del personale dell’ufficio del capoluogo, delle sei sedi operative territoriali di Agrigento, Catania, Caltanissetta, Messina, Siracusa e Trapani e delle due sezioni distaccate di Enna e Ragusa.

Le competenze

Nello specifico, la competenza regionale spazia dalla gestione delle concessioni e dei punti di raccolta del gioco, delle concessioni e delle autorizzazioni. Ma anche sul fronte della vendita dei tabacchi lavorati, degli altri prodotti da fumo e dei liquidi da inalazione. Inoltre c’è il controllo dell’adempimento degli obblighi amministrativi e fiscali da parte dei soggetti vigilati e degli altri operatori del comparto. L’obiettivo è quello di garantire gli interessi dell’erario attraverso la riscossione dei tributi e tutelando il cittadino attraverso il contrasto agli illeciti di carattere amministrativo e penale.

Attività anche su iniziativa

L’ufficio dei monopoli di Palermo procede ad attività di prevenzione e repressione sia su autonoma iniziativa che su delega dell’autorità giudiziaria. Ciò avviene per il tramite del proprio personale dotato di poteri di polizia giudiziaria e tributaria, anche in collaborazione con tutte le forze di polizia. L’agenzia effettua anche attività di collaborazione, come con Sicindustria con cui ha stipulato nel marzo scorso un protocollo d’intesa. Si lavora in simbiosi per snellire le procedure che regolano i flussi internazionali delle merci e definire le modalità per il corretto adempimento degli obblighi fiscali. Ma anche per rendere più virtuoso il rapporto tra mondo delle imprese e pubblica amministrazione per ottenere un sempre più elevato grado di affidabilità delle operazioni effettuate.

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