a presentarla il deputato del ppe giuseppe milazzo

Interporto di Termini Imerese ancora al palo, scatta interrogazione alla Commissione europea

Con un’interrogazione indirizzata alla Commissione Europea, il deputato del Ppe Giuseppe Milazzo, chiede notizie sull’interporto di Termini Imerese: “Le risorse originariamente stanziate dall’UE sono ad oggi ancora vincolate alla realizzazione dell’opera strategica? – chiede – La Commissione può chiarire gli aspetti che di fatto rallentano la realizzazione dell’infrastruttura intermodale di Termini Imerese confermando, al contempo, l’attualità dell’interporto siciliano?”.

“La Regione siciliana – afferma l’eurodeputato – attualmente dispone solo dell’interporto di Catania per la zona orientale dell’Isola. Quella occidentale è priva di tale struttura logistica e strategica, individuata dalla cosiddetta ‘Legge Obiettivo’ del 2001 nell’area retroportuale di Termini Imerese. Il progetto per la sua realizzazione è stato affidato alla Società degli Interporti Spa e con la legge regionale n.9/2020 si è stabilito che per lo svolgimento delle attività e dei servizi, sia prevista una spesa da imputare all’esercizio 2020 e 2021. Un’opera competitiva, la cui efficacia è garantita dai vantaggi dell’aver inserito l’area su cui sorgerà l’interporto tra le Zone Economiche Speciali (ZES) per la Sicilia Occidentale”.

“Ricordo che – continua – nel rispetto della sostenibilità ambientale, secondo quanto affermato nell’Accordo di Programma dell’area industriale di Termini Imerese, la realizzazione dell’interporto rientra tra le azioni indifferibili ed urgenti e di pubblica utilità tese a realizzare, nel medio lungo periodo, uno scenario in cui il sistema logistico è fondamentale per la ripresa economica del Paese“.

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La realizzazione dell’interporto di Termini Imerese è una richiesta che da anni proviene da cittadini ed operatori economici. Si tratta di un’opera assai importante, che contribuirebbe in modo determinante al rilancio di una cittadina ormai in ginocchio, a causa dell’acuirsi della crisi economica determinata dalle alterne vicende che hanno coinvolto lo stabilimento ex Fiat. L’interporto procurerebbe inoltre beneficio economico a tutta la Sicilia occidentale, favorendo le attività delle aziende.
Secondo la definizione della legge 240/90 (art. 1): “Per interporto si intende un complesso organico di strutture e servizi integrati e finalizzati allo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto, comunque comprendente uno scalo ferroviario idoneo a formare o ricevere treni completi e in collegamento con porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione”.

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