Un messaggio educativo per non dimenticare. Porterà il nome di Sara Campanella la scuola secondaria di primo grado di Portella di Mare. La decisione è stata presa durante una riunione straordinaria del collegio dei docenti, alla presenza del sindaco Rosario Rizzolo e del dirigente scolastico Salvatore Mazzamuto.
La proposta, approvata all’unanimità sia dal collegio che dal consiglio d’istituto, ha avviato formalmente il percorso amministrativo necessario per ottenere l’intitolazione. Un atto che va ben oltre il valore simbolico, che trasforma un luogo di crescita ed educazione come anche un luogo di memoria e di identità collettiva.
La scelta del plesso
Il plesso scelto non è casuale: si tratta della scuola media che Sara aveva frequentato da bambina, a pochi passi dalla sua abitazione. Un luogo che ha fatto parte della sua quotidianità e che oggi si prepara ad accoglierne per sempre il ricordo.
Il valore affettivo di questa intitolazione è fortissimo: Sara continuerà a vivere nei racconti, nelle conversazioni e nei gesti di chi attraversa quelle aule. È facile immaginare genitori e alunni pronunciare ogni giorno il suo nome – “Frequento il plesso Sara Campanella”, “Ci vediamo alla Campanella”, “Perché la scuola si chiama così?” – trasformando il suo ricordo in un simbolo costante di consapevolezza e responsabilità.
Un messaggio contro ogni forma di violenza
L’intento alla base di questa scelta è quello di convertire il dolore in un segnale di impegno e consapevolezza, assegnando a un luogo di formazione e crescita come la scuola il nome di Sara. Intitolarle il plesso significa mantenerne vivo il ricordo giorno dopo giorno e, allo stesso tempo, lanciare un messaggio chiaro e deciso contro ogni forma di violenza. La scuola, infatti, è un pilastro della comunità, un ambiente in cui si formano coscienze, si educano le nuove generazioni e si costruiscono i valori su cui si fonda una società giusta e solidale.
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