Il giudice del Tribunale Termini Imerese Giovanni Turco ha dichiarato illegittimo il pignoramento, effettuato da Riscossione Sicilia, dei crediti previdenziali vantati, nei confronti dell’Inps, da Ferdinando Calvario invalido civile ed inabile al lavoro, difeso dall’avvocato Giancarlo Pellegrino e Gaetano Marino.
Calvario aveva vinto una causa contro l’Inps per assegno di invalidità civile. A questo punto l’Inps prima di liquidare, avendo l’obbligo di verificare se il contribuente fosse debitore nei confronti del fisco, aveva fatto scattato il pignoramento delle somme.
Il giudice del Tribunale ha dichiarato illegittimo il pignoramento l’Agente della Riscossione, nel corso della causa, non ha prodotto in giudizio nessun documento in originale o in copia conforme, nel rispetto della normativa vigente, limitandosi ad esibire delle semplici fotocopie. Il giudice ha, dunque, ordinato lo svincolo delle somme pignorate e condannato Riscossione Sicilia a pagare le spese di lite.
Le fotocopie prodotte in giudizio, infatti, non riportavano l’indicazione del nome e cognome del funzionario attestante la presunta conformità delle copie agli originali, nè esplicavano il potere di autentica di quest’ultimo.
Il Tribunale ha ritenuto, pertanto, che alle copie delle relate di notifica e delle raccomandate prodotte in giudizio dall’Agente della Riscossione non potesse essere riconosciuto valore di prova perchè carenti dei requisiti previsti dalla legge.
In conseguenza di questo importante principio, è stata dichiarata la prescrizione di tutte le cartelle esattoriali intestate al contribuente e la conseguente illegittimità del pignoramento effettuato da Riscossione Sicilia spa.
La vicenda è particolarmente interessante perchè coinvolge indirettamente molti cittadini invalidi civili i quali si vedono bloccare dall’Inps i pagamenti di eventuali somme da essi vantate a titolo di prestazioni previdenziali o assistenziali, in quanto pignorate dall’Agente della Riscossione.
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