Alla grande ondata di freddo che sta imperversando sulla nostra Isola non eravamo preparati. Un’evidenza confermata anche da quanto sta accadendo in molte scuole di Palermo e provincia, dove i riscaldamenti non funzionano e gli studenti sono costretti a stare in classe con cappotti e plaid sulle spalle.

Stamane all’asilo nido comunale “Il Pellicano” di via Guido Rossa, nel quartiere Bonagia a Palermo, è arrivata persino la polizia. A chiamare gli agenti un gruppo di genitori dei piccoli scolari – che hanno un’età compresa tra 1 e 3 anni – per denunciare che non ci sono le condizioni affinché i loro bambini possano stare tranquillamente in classe.

In pratica la caldaia non può essere messa in funzione. Le aule sono gelide e manca l’acqua calda.
A raccontare la spiacevole situazione, la mamma di un bimbo che frequenta il plesso.

“Ieri, all’uscita da scuola, abbiamo trovato i bambini quasi congelati – dice la donna -. Nelle classi c’era freddo e sono stati anche lavati con l’acqua fredda. Dalla scuola ci dicono che non possono rimediare in alcun modo, perché è Amg (l’azienda che gestisce la rete metano della città, ndr) che deve fare la manutenzione della caldaia. Qualcuno sostiene che questo intervento andava fatto addirittura ad ottobre, in previsione dell’abbassamento delle temperature, ma nessuno se ne è mai occupato”.

I genitori sono comprensibilmente indignati. “Anche perché -continua la mamma che ha accettato di parlare con noi – l’asilo nonostante sia comunale, prevede il pagamento di una retta, non è certo gratuito. Noi paghiamo per garantire un ambiente confortevole ai nostri figli, ed il risultato è questo? E’ paradossale”.

Come se non bastasse, proprio ieri, gli inservienti addetti alla mensa scolastica, avrebbero preannunciato che oggi non potevano cucinare il pasto caldo ai bimbi per non essere costretti poi a lavare i piatti con l’acqua fredda. Avrebbero dunque chiesto ai genitori di preparare dei panini per i loro figli. Con il risultato, che dei 40 bambini della scuola, oggi più di 20 sono rimasti, per decisione dei genitori, a casa. E così sarà sino a quando la caldaia non verrà messa in funzione.

I genitori hanno anche contattato l’assessorato comunale alla Scuola. La risposta è stata immediata: sarebbe Amg a dover intervenire.

Il problema del riscaldamento, secondo quanto riferito dai genitori, sarebbe solo l’ultimo in ordine di tempo. “Mancano i pannolini – raccontano -, le salviette detergenti, perché devono ancora fare la gara di appalto. Non è normale”.

Adesso mamme e papà hanno sporto regolare denuncia alla polizia. E mentre sperano che i problemi dell’asilo “Il Pellicano” vengano risolti al più presto, non nascondono l’amarezza: “I nostri bimbi patiscono il freddo – concludono – ma nelle stanze dei dipendenti della scuola le stufe funzionanti ci sono. E se fa freddo per loro, figuriamoci per i piccoli”.

I poliziotti hanno accertato che da parte dell’asilo e dell’assessorato sono stati fatti diversi solleciti ad Amg chiedendo la manutenzione della caldaia. Un operatore dell’azienda ha confermato telefonicamente agli agenti le date dei solleciti, presentati a partire da ottobre. Sono passati tre mesi. E adesso è proprio giunto il momento che la caldaia entri in funzione. Peccato che i bambini abbiano dovuto essere le vittime di questa situazione emergenziale.

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