Tredici liste. tante saranno quelle probabilmente presentate per le circoscrizioni solo nella città di Palermo. a fronte di chi sceglierà di correre pe ril Consiglio Comunale ma non per le circoscrizioni, infatti, ci saranno partiti che presneteranno due liste per ogni circoscreizione come capita, per esempio, in casa centrosinistra con Leoluca Orlando.

Parliamo di Palermo inquanto capoluogo di Regione e città con il maggior numero di circoscrizioni e duqnue di potenziali eletti ma quello che sta accadendo vale per tutti.

Con la modifica della legge elettorale, infatti, non tutti si sono accorti di quel che succede. nei consigli di circoscrizione ci saranno non più 15 ma nove consiglieri ed un Presidente. Il Presidente viene indicato e il sistema di elezione è simila a quello del sindaco e dunque si suppone che il proliferare di liste possa portargli un beneficio. Ma se più liste sono anche più potenziali voti per il candidato presidente di Circoscrizione, sono anche una sfida più difficile per chi corre per quello che viene considerato una sorte di mini consiglio comunale dai poteri quasi inesistenti, appunto l’ex delegazione di quartiere.

A conti fatti otto circloscrizioni per tredici liste per nove candidati uguale 936 candidati ai quali vanno aggiunti i candidati presidenti. Insomma un migliaio di concorrenti per 80 posti presidenti compresi, 72 solo per i consiglieri di circoscrizione.

A conti fatti sarà eletto un consigliere ogni 13 candidati. Insomma circa il 7 e mezzo percento dei concorrenti ha una possibilità di farcela. Ma soprattutto nelle circoscrizioni i dati fino ad ora dispoonibili dicono che è quatiomeno probabile una affermazione dei 5 stelle abbastanza consistente che non si può considerarsi al di sotto dei 2 eletti per circoscrizione.

Insomma a conti fatti tolti i presidenti che potranno avvalersi del proliferare di liste e considerata la presenza territoriale dei 5 stelle  la percentuale di probabilitàò scende al di sotto del 5% e la corsa alla circoscrizione diventa difficile se non quanto quella al Consiglio com unale poco ci manca fatte le dovute proporzioni terriotoriali e dunque di elettorato da raggiungere.

In questa situazione rischia di non avere efficacia la legge sulla doppia preferenza di genere visto che non tutte le liste potranno contare su consiglieri eletti e quelle che che la farannmo probabilmente non ne avranno piàù di un elettom per ciascuna. Correre in coppia, vista al situazione, diventa controproducente e il più forte non avrà voglia di dare vantaggio alla donna o all’uomo della coppia e tenderà a fare campagna elettoale da solo.

parimenti viste le difficoltò nel raccogliere voti e le difficoltà nello spiegare la legge agli elettori meno accorti questa situazione potrebbe avere conseguenze anche sulla corsa al Consiglio comunale. Quei candidati consiglieri che contano sull’appoggio dei propri candidati nelle circoscrizioni per raggranellare qualche altro voto potrebbe rimanere delusi. nelle circoscrizioni, infatti, la battaglia sarà tanto dura che in molti lasceranno da parte il proprio ‘sponsor’ o candidato al Consiglio comunale e punteranno, più che altro, al voto personale.

Insomma la corsa non è ancora del tutto aperta ma la nuova legge mette più di un dubbio sull’esito finale di queste amministrative