Andrà in onda il 23 (nella ricorrenza della strage di Capaci) e 24 maggio su Rai 1 “Boris Giuliano. Un poliziotto a Palermo”, la fiction diretta da Ricky Tognazzi presentata stamane alla caserme Lungaro di Palermo.

Il vice questore capo della squadra mobile di Palermo venne assassinato il 21 luglio del 1979 in una caffetteria da Leoluca Bagarella che gli sperò 7 colpi alle spalle.

Giuliano, con la sua attività investigativa, era troppo scomodo per Cosa nostra che decise di eliminarlo.

Il film, scritto da Tognazzi con Angelo Pasquini e Giovanna Koch, con la consulenza del giornalista Francesco La Licata, amico di Boris Giuliano, interpretato da Adriano Giannini che veste proprio i panni di Boris Giuliano (nel cast Nicole Grimaudo, Antonio Gerardi, Ettore Bassi, Tony Sperandeo, Francesco Benigno, Enrico Lo Verso) intreccia indagini e vita privata restituendo l’umanità di Giuliano.

“Ho subito accettato – commenta Ricky Tognazzi – di dirigere il film perché la storia era inedita e poco conosciuta al grande pubblico.

La maggior parte delle scene è stata girata in Sicilia e proprio a Palermo, un aspetto che Tognazzi vuole sottolineare: “Ho calpestato i corridoi e le strade percorsi da Giuliano, ho parlato con i suoi colleghi, ho sempre avuto vicini la moglie Maria ed i figli, tanti suoi amici e colleghi che mi hanno trasmesso la verità del suo spirito. Ho fatto un vero e proprio pedinamento della realtà per costruire la sua figura”.

Adriano Giannini non nasconde il grande senso di responsabilità da cui si è sentito investito da uomo e da attore: “E’ stato un ruolo difficile ma che mi ha permesso di fare incontri molto importanti. Ho dovuto studiare e capire il contesto storico e sociale in cui Boris Giuliano ha operato. La mafia c’era ma lo Stato tendeva a negarlo. Giuliano e i suoi uomini hanno lottato contro il malaffare da soli, senza leggi che li proteggessero in alcun modo”.

La fiction è stata cofinanziata dalla Regione Siciliana con 129 mila euro.
“Ringrazio quanti hanno reso possibile questa fiction – ha commentato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – perché permetterà a milioni di italiani di ricordare un grande personaggio, importantissimo per la storia della nostra città e del nostro Paese. Boris Giuliano ha operato in solitudine come hanno operato prima e dopo di lui Pietro Scaglione, il colonnello Giuseppe Russo, Piersanti Mattarella, e il procuratore Costa. Milioni di persone finalmente conosceranno Boris Giuliano e sapranno perché devono essergli grati”.

Oltre a Ricky Tognazzi e Adriano Giannini erano presenti, tra gli altri, il Questore Guido Longo, il Prefetto Antonella De Miro e le Autorità civili e militari.

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