Un successo la notte dell’Unesco. Chiude con 35 mila visitatori la Notte Bianca dei siti Unesco, la manifestazione inserita all’interno di “Palermo del laboratorio dialogo tra le culture”.
Oltre 10 mila presenze alla Zisa e 20 mila a Palazzo Reale. Dai mosaici lussuosi dei re normanni alla semplicità delle cupole islamiche, dalle muqarnas cesellate alle iscrizioni simbolo di convivenza: un viaggio unico e affascinante sulle note ammiccanti dell’armonica, o scoprendo il cielo con i telescopi. Videomapping sia sulla facciata di Palazzo Reale che su quella della Zisa dove per la prima volta è stato aperto l’ingresso principale che ha permesso di attraversare i giardini per raggiungere l’entrata originaria del Palazzo.
Sguardi stupiti, bocche aperte e cellulari pronti a riprendere uno spettacolo di musica e colori unico. Dalle 19 a mezzanotte migliaia di palermitani e turisti hanno visitato la Cattedrale, la chiesa di San Cataldo, la Martorana, e San Giovanni degli Eremiti. E ancora Ponte dell’Ammiraglio, Palazzo Reale e Cappella Palatina. La Notte Bianca ha coinvolto anche Monreale e Cefalù. Un vero racconto per immagini, a ciclo continuo, iniziato con la rievocazione del “paradiso in terra”, il parco del Genoardo, tra pavoni e animali esotici, cacciatori, giardini lussureggianti, corsi d’acqua e peschiere che hanno preso vita sulla facciata. Tutto attorno all’acqua, elemento salvifico, ma anche cuore strutturale del palazzo.
Ecco “Al-Aziz”, serata evento ideata da CoopCulture e nata in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Culturali e Odd Agency. Nel medioevo il palazzo arabo diviene fortezza: compaiono i merli sugli spalti, ma anche i celebri ‘diavoli’ dell’affresco nel sottarco del vestibolo. Poi l’abbandono, il crollo del 1971, il restauro e la rinascita del palazzo, la sua restituzione alla città e la definitiva consacrazione a patrimonio, che il grande successo di ieri ha ulteriormente convalidato.
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