I carabinieri hanno sequestrato beni per un milione e mezzo di euro a Giuseppe Di Marco, commerciante palermitano di 51 anni, arrestato nell’operazione Pedro ritenuto esponente della famiglia mafiosa di Porta Nuova.

L’attività è stata coordinata dal procuratore aggiunto Dino Petralia e dal sostituto procuratore Claudia Ferrari. Giuseppe Di Marco, formalmente senza lavoro, è proprietario di beni immobili e attività commerciali frutto, secondo i militari, grazie ai soldi accumulati nel corso della carriera criminale.

Con il provvedimento di sequestro emesso dai giudici della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo sono stati sequestrati un appartamento a Palermo; tre rapporti bancari e una villa bifamiliare con piscina sita in Altavilla Milicia (Pa).

Successivamente è stato sequestrato il 50% della società Fratelli Di Marco snc di Di Marco Pietro con sede a Palermo attività di vendita al dettaglio di carni e produzione polli alla brace e un’ulteriore villa con piscina sita in Altavilla Milicia (PA).

Come accertato dalle indagini nel locale si svolgevano riunioni tra gli affiliati del clan di Porta Nuova. In primo grado Giuseppe Di Marco è stato condannato a sei anni di reclusione, mentre in appello la pena è stata aumentata a nove anni.