Oltre quattrocentomila euro erogati dalla Regione per contrastare il degrado e l’incuria che da anni stanno danneggiando alcuni edifici sacri in provincia di Catania. La soprintendenza per Beni culturali e ambientali etnea, su disposizione del presidente Nello Musumeci e dell’assessore ai Beni culturali Sebastiano Tusa, ha indetto sei gare di somma urgenza in altrettanti Comuni.
“Da troppo tempo – evidenzia il governatore – nonostante fosse noto a tutti lo stato di abbandono delle strutture, non si è fatto nulla. La tutela e la valorizzazione dei beni architettonici e storico-artistici è tra le priorità del mio governo e per questo abbiamo deciso di intervenire con urgenza per mettere quanto meno in sicurezza gli immobili ed evitare ulteriori danni anche ad alcune opere d’arte contenute all’interno”.
In particolare, i lavori riguarderanno il restauro della volta e del tetto nella chiesa della Mercede di Biancavilla, risalente alla seconda metà del ‘600. La struttura, che ospita affreschi del XVIII secolo del pittore Tamo da Brescia, presenta alcune profonde lesione, distacchi di intonaci esterni e macchie di umidità, all’interno, che interessano anche gli stucchi.
Un secondo intervento è quello previsto per il restauro e il ripristino della copertura e il consolidamento della volta nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, patrona di Castel di Judica. Nell’edificio – che si trova fuori dal centro abitato, sull’altopiano di una collina che domina la sottostante valle del fiume Ogliastro – sono avvenuti crolli di ampie porzioni del tetto, per cui la pavimentazione risulta coperta da macerie.
Si provvederà anche al rifacimento della copertura, degli intonaci esterni e del consolidamento delle volte della chiesa del Santissimo crocifisso a Mascalucia. La costruzione versa in un generale stato di degrado strutturale, che ha provocato molte lesioni verticali nella muratura portante, oltre a un parziale crollo del tetto con conseguente danneggiamento dell’altare maggiore.
Lavori in vista anche a Castiglione di Sicilia per il restauro della copertura della basilica di San Giacomo e della Madonna della Catena, edificata nel ‘600, ampliata e abbellita – con una monumentale facciata barocca realizzata da Baldassarre Greco – tra la fine del XVII secolo e la metà di quello successivo. Al suo interno sono custodite diverse opere d’arte: un crocifisso ligneo del ‘700, oltre a molti affreschi, stucchi e statue.
Un altro edificio sacro che sarà oggetto di intervento finanziato dalla Regione è la chiesa Santa Maria dell’Aiuto di Trecastagni, risalente al 1648 e meta, ancora oggi, di devoti e pellegrini. Già distrutta dal terremoto del 1693 è stata ricostruita nell’Ottocento. Attualmente risulta danneggiata a seguito dell’incendio appiccato da ignoti a maggio scorso. I lavori riguarderanno alcune porzioni delle volte e la copertura lignea.
L’ultimo intervento prevede la messa in sicurezza e il restauro delle maggiori criticità del cimitero monumentale di Caltagirone, progettato nell’800 dal locale architetto Gianbattista Nicastro. Il grandioso complesso, in stile gotico-siciliano, è stato realizzato con materiali isolani: la pietra bianca del Ragusano, quella scura e lavica dell’Etna, la terracotta lavorata dai più illustri plastificatori caltagironesi come Enrico Vella, Giuseppe Di Bartolo e Gioacchino Alì. Attualmente, l’intero impianto evidenzia uno stato generale di degrado che necessità di un progetto di recupero molto più ampio per il quale il Comune sta valutando la fonte del finanziamento. Analoghi interventi urgenti, il governo Musumeci ha predisposto per le altre province dell’Isola.
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