L’ultimo suo libro di successo si chiama ‘La perdonanza’, Daniela Gambino dopo una carriera dedicata alla scrittura si cimenta con la pittura e le parole su sé stessa, in anteprima su BlogSicilia ci racconta questa esperienza che la porterà ad una mostra dal titolo “Alla femminina”.
Spiega la scrittora (come ama definirsi Daniela) :”All’inizio mi sono appassionata alla scenografia. Credo fosse proprio in me. Mi piace l’idea di avere un limite estensibile, come un palco di teatro, una scatola magica dove avvengono infiniti movimenti, palchi che si spostano, cambiano, grazie a soluzioni inventate. Dopo la pubblicazione con Laurana dell’ultimo romanzo, La perdonanza – racconta la storia di una donna che rinasce dopo un lutto, in maniera creativa (che qui significa creare anche relazioni) – ho cominciato a fare foto. Prima il classico selfie – aggiunge la Gambino -. Poi ho immaginato di mettere in scena concetti, di dare vita a piccoli oggetti, di scrivere veri e propri messaggi sul corpo”.
Sono cose che le suggerisce l’istinto. Ha cominciato a lavorare a video poesie disegnate attraverso il paint 3d (proprio base). Da un anno lavora a una mostra, come già scritto, titolo “Alla femminina”.
“Una parola siciliana – prosegue – che racchiude un modo di pensare divergente. Un modo più di pancia di affrontare le questioni tecniche. Ecco perché le conoscenze tecniche si affinano intanto che crei” .Compra solo adesso una vera macchina fotografica. Prima solo immagini scattate con il suo Huawei.
“Alla femminina quindi è il mio modo di procedere, un’esperienza che mi diverte e pacifica. Colori forti, un’anima pop che traspare in tutti i miei libri, qui viene fuori con colori saturati”.
Gli elementi esterni li recupera con un giro di shopping dagli scaffali di Tiger e dei cinesi in centro.
“Ho fatto un viaggio a New York e al Moma ho pianto lacrime di vera emozione davanti ai quadri di Van Gogh, e l’attualità di Andy Wharol mi ha spiazzato. L’arte è presenza. Un gioco, ma anche un dolore, condiviso con sapienza. Ho pensato: io devo disegnare, farlo non mi renderà meno credibile. Perché sono una scrittrice con un certo numero di pubblicazioni, collaborazioni di livello, e questo mostrarmi, mi spaventava. Ma disegnare non toglie, arricchisce. La manualità – aggiunge la scrittora – si acquisisce e ti spiega nuovi metodi per lavorare ed esprimerti. Mi piace chiedere e farmi consigliare voglio scrivere dei miei consiglieri”.
Spesso infatti chiacchiera con carpentieri, operai, facendosi spiegare come lavorare su materiali nuovi, ha costruito e pensato mille cose.
“La scrittura, la mia arte preferita, è diventata un tassello, una specie di piano di fattibilità, un punto di partenza. Scrivo di più anche adesso che osservo con attenzione un chiaroscuro. Sto iniziando una vita social su Instagram, è un buon veicolo. Il mio profilo è @la_scrittora”.
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