Si trova al porto di Palermo la Sea Watch, l’imbarcazione della Ong che con a bordo 49 eritrei salvati nei pressi di Malta. La nave doveva raggiungere Ravenna per portare a terra i migranti, ma alcuni passeggeri non sarebbero stati in condizioni di proseguire il viaggio.
Così è stato decisa la sosta al porto di Palermo per fare salire a bordo alcuni medici che dovranno verificare le condizioni dei migranti. A bordo ci sono 5 minori e una donna incinta di sei mesi.
Alla fine delle verifiche sanitarie sarà deciso se fare sbarcare a Palermo i migranti o fare proseguire il viaggio verso il porto stabilito.
Sono sbarcati sei migranti dalla Sea Watch e sono stati portati dai sanitari all’ospedale Civico nel reparto malattie infettive. Devono fare degli esami per stabilire se hanno o meno la scabbia.
Non appena si conoscerà l’esito si stabilirà se i migranti potranno salire a bordo e riprendere il viaggio insieme agli altri 43 uomini, donne e bambini soccorsi dalla nave della Ong al largo di Malta.
“I migranti arrivati a Palermo sulla nave Sea Watch 5 devono sbarcare immediatamente. Non ci devono essere atteggiamenti discriminatori”. Lo ha detto l’europarlamentare di Avs, Leoluca Orlando, commentando l’arrivo della nave con a bordo 49 persone di cui 38 uomini e 10 donne e 5 minori non accompagnati, approdata stamattina nel porto di Palermo, dopo un’operazione di salvataggio da parte di Sea Watch 5 avvenuta lo scorso venerdì sera. Lo sbarco dei minori è stato disposto dal Tribunale competente.
Secondo le autorità, però, la nave dovrebbe riprendere la navigazione fino a Ravenna, distante quattro giorni di viaggio. Le persone hanno raccontato di essere in mare da giovedì scorso. “Questa assurda legge contro i migranti, fatta per perseguitarli e per ostacolare le missioni delle ong – aggiunge Orlando – viola i diritti fondamentali della persona. Non possiamo far finta di nulla. Esprimo la mia vicinanza a tutto il team di Sea Watch. L’Europa, davanti a leggi che mortificano il valore della vita, non può girarsi dall’altra parte”.






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