I carabinieri hanno arrestato Francesco Vitale, 50 anni, per coltivazione di droga. L’uomo nella sua abitazione a Partinico (Pa) aveva trasformato una stanza al secondo piano in una serra indoor dove crescevano rigogliose 316 piante di “Cannabis Indica”.
La piantagione era stata realizzata in contrada Sant’Anna, isolata e lontana dal centro abitato. In casa è stato trovato un allaccio abusivo alla rete elettrica per alimentare il sistema di lampade alogene e di aerazione per far crescere le piante.
Al secondo piano, in un locale munito di sistema di areazione alimentato a scrocco tramite un l’allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica, la sorpresa venivano rinvenuti 320 vasi con altrettante piante di marijuana, tutte ben curate, di un’altezza compresa tra mt. 1,00 e mt. 1,70.
La piantagione cresceva rigogliosa perché oltre ad essere costantemente annaffiata, potevano fruire anche di un sistema di illuminazione artificiale realizzato con 13 lampade alogene indispensabili per la crescita degli arbusti.
La preziosa “marijuana”, una volta venduta al dettaglio avrebbe fruttato agli spacciatori locali migliaia di euro.
Il ritrovamento di questa insolita piantagione segue di qualche giorno la scoperta sempre da parte dei Carabinieri della Compagnia di Partinico di un’altra piantagione di marijuana.
Francesco Vitale, esperto produttore con il pollice verde, è stato arrestato con l’accusa di coltivazione sostanza stupefacente e per furto aggravato di energia elettrica, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria è stato trattenuto nelle camere di sicurezza dell’Arma, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, fissato per la mattinata odierna presso il Tribunale di Palermo.
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