Da lunedì 6 giugno sarà possibile visitare il 41° intervento a piazza Garraffello di Uwe Jaentsch.
Si tratta della Stanza di Compensazione, dove sarà possibile recarsi sino al 26 giugno dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 19.

Gli ultimi lavori dell’Artista Uwe Jaentsch che dal 1999 lavora a Palermo, in piazza Garraffello alla Vucciria, saranno visionabili in una cornice inedita, e soprattutto molto privata, ovvero all’interno della casa dove Uwe vive e crea ne “La Stanza di Compensazione”.
Si, perché ci troviamo nel palazzo Lo Mazzarino, all’interno della “Banca Nazion” da lui creata nel 2007.

Sugli inviti alla mostra, il messaggio scritto sul retro vuole fare riflettere: Abuse me Baby.
Un abuso “volontario” con il quale Uwe vorrebbe provocatoriamente pareggiare i conti con un altro abuso, quello subìto nel 2012 dall’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana che ha con l’Artista un debito di venticinquemila euro ancora aperto.
Un invito chiaro ed evidente per il quale Costanza Lanza di Scalea e Uwe, compagni di vita e di lavoro aspettano ancora una risposta, o meglio: una compensazione.

Il “Bancomat” installato in piazza e da Costanza personalmente gestito, sarà la porta d’ingresso per la “Stanza di Compensazione”. Un massimo di tre persone a volta, per un tempo determinato di volta in volta da Uwe, visioneranno le opere e avranno modo di confrontarsi direttamente con l’Artista.

“La Stanza di Compensazione”
Il soffitto della stanza che é il cuore della casa di Costanza e Uwe, é stato “affrescato” con delicati e avvolgenti fiori: le famose rose di Uwe, che si collegano alle rose della ex Loggia dei Catalani, dipinte sui ruderi dopo il crollo del 2014, e a quelle del 1999 che tappezzavano le“19#stanze”, suo primo intervento in piazza Garraffello, la scintilla che dopo decenni di buio ha portato una nuova luce nel cuore della Vucciria.
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“Icone Palermo” – smalto su vetrocromia
Un´opera unica, composta da 30 pezzi di diverse dimensioni e cornici: 26 opere raffiguranti i venditori della Vucciria, compresi l’”indegno” e gli spacciatori; 3 croci ed una donna. Ogni icona ha accanto a sé una Croce, la stessa Croce di “Uwe ti Ama” che dal 2007 sovrasta la facciata del palazzo Lo Mazzarino; la stessa Croce che è sulla copertina del nuovo catalogo “Icone Palermo”.
Una edizione limitata di 1000 copie, che immortala gli ultimi personaggi dell´antico mercato della Vucciria, nostro patrimonio culturale, che vanno scomparendo lentamente schiacciati dai centri commerciali, dai supermercati, dal desiderio di una “globalizzazione” anomala e distruttiva.

“Apocaliptic Rider “- smalto su legno
L’Opera rappresenta uno scenario apocalittico, inquietante e molto realistico e visionario allo stesso tempo: sullo sfondo i Quattro Canti di Palermo con al centro un imponente cavallo bianco – bianco forse come il cemento, forse come la cocaina – cavalcato da un guerriero che ha appena tagliato la sua testa; e attorno al cavallo, a bloccarlo, donne in minigonna e tacchi alti, le donne della Sicilia che non temono l’apocalisse, ma che la amano, cercando anzi di trattenerla. Le donne su cui Uwe può fare affidamento in Sicilia, “le donne – dice l´Artista – che mantengono la parola data e che ti guardano negli occhi, quando parlano”.