Tutti alla Zisa in via Lascaris lo conoscono come Cirino Moto. Giuseppe Giordano da ieri sera ha visto svanire quasi tutto.

Di una bella famiglia gli resta solo la figlia. Ha perso un figlio, la moglie, i genitori, un fratello e una sorella.

La sua disperazione davanti alla camera ardente era chiara a tutti. Nessuno riusciva a consolarlo. “E’ finita la mia vita – urla piangendo – cinque minuti prima cantavamo con i miei parenti. Poi non li ho visti più. Io mi sono trovato senza sapere come su un albero”.

Devastato da tanto dolore. Come il cognato Luca Rughoo che ha perso il figlio di tre anni e la moglie Monia Giordano e la mamma Nunzia Flamia. Sotto la statua di san Giovanni a Casteldaccia poco distante dalla tragedia ha iniziato ad urlare tutta la disperazione.

Non riusciva a contenere il dolore per la morte del figlio e della moglie. Di lui non hanno più notizie i familiari.

“Non risponde al telefono da stanotte – dicono i parenti – non sappiamo dove sia”. Una famiglia distrutta che si sono trovati tutti nei pressi della camera mortuaria all’ospedale Policlinico di Palermo dove sono state portate le salme.

Domani nella chiesa di piazza Ingastone sarà allestita la camera ardente. Qui verranno celebrati i funerali.

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