Giornata di incontri romani per Roberto Lagalla, chiamato a realizzare l’impresa che non è riuscita al suo predecessore, ovvero ottenere una revisione dell’accordo sul piano di riequilibrio. Patto che porterebbe, ad oggi, 180 milioni di euro nelle casse di Palazzo delle Aquile, al costo di una manovra sui conti pubblici da lacrime e sangue che manifesterà i suoi effetti nei prossimi vent’anni. Atto ritenuto iniquo dal primo cittadino e sul quale sono partite le interlocuzioni con il Governo Nazionale. Confronti mirati a discutere le principali emergenze che stanno affliggendo il capoluogo siciliano.
Tema cardine relativo al Bilancio
Protagonista della scena è la questione relativa ai bilanci comunali. Sotto questo aspetto, dal Governo nazionale è arrivata una proroga di un mese rispetto alla presentazione dei documenti contabili. Termine che viene così fissato al 31 luglio. Concessione data a tutti i Comuni che si trovano ad arrancare da questo punto di vista. Palermo rientra sicuramente in questa categoria, vista la mancanza di alcune delibere propedeutiche come quella dell’Irpef, già peraltro respinta dal Consiglio Comunale nella sua prima versione e che dovrà essere ridiscussa a breve, dopo la trattazione dell’atto sulla Tari.
In mattinata incontro con il ministro Lamorgese
Giornata romana che Roberto Lagalla ha inaugurato con l’incontro con il ministro degli Interni Luciana Lamorgese. Un incontro che l’ex Rettore ha definito “costruttivo e che è servito ad aprire un proficuo canale di dialogo tra l’amministrazione comunale e il governo nazionale. Abbiamo parlato a lungo delle emergenze della città di Palermo verso le quali il Ministro ha mostrato seria considerazione. A riguardo, ha espresso grande disponibilità nel voler intraprendere iniziative utili ad individuare adeguate soluzioni”.
Il confronto al MEF: “Piano di riequilibrio sarà revisionato”
Successivamente, il sindaco ha incontrato il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli. Un confronto che si è rivelato il vero passaggio chiave della visita a Roma del primo cittadino, che ha strappato la promessa di una rivisitazione del precedente accordo sottoscritto da Leoluca Orlando. “Abbiamo convenuto che si procederà ad una revisione del piano di riequilibrio proposto dalla precedente amministrazione. Ciò nell’ottica di un più sostenibile contenimento della pressione fiscale sui cittadini. Nonché di una più organica programmazione del bilancio, in stretta sinergia e con la disponibilità del governo nazionale”.
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