mentre si fa il suo nome per le regionali, l'ex magistrato pensa alla lotta alla corruzione

L’anatema di Francesco contro i corrotti, Grasso: “Passo di enorme valore politico”

Mentre in Sicilia si fa un gran parlare di una eventuale candidatura alla Presidenza della Regione di Pietro Grasso, attuale Presidente del Senato, il diretto interessato non commenta a tal proposito ma lo fa su una ‘piaga’ alla cui lotta ha dedicato buona parte della sua carriera in magistratura, ovvero la corruzione.

E mentre il Vaticano ha annunciato che è allo studio la possibilità di cacciare ufficialmente dalla Chiesa “per corruzione e associazione mafiosa”, quindi scomunicare chi si è macchiato di tali reati, non tarda ad arrivare l’autorevole opinione di Grasso.

“Il Papa, lanciando la sua scomunica anche ai colpevoli di corruzione – dice Grasso – compie un passo straordinario con un enorme valore storico, giuridico ma soprattutto politico. Da oggi nessuno può più giustificare la corruzione”.

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Il presidente del Senato, che oggi è intervenuto all’Università di Pavia ha spiegato: “Nel nostro Paese si assiste a una grave crisi di legalità. Bisogna urlare no alla corruzione, all’evasione fiscale, ai favoritismi e ai privilegi, al finanziamento illegale, alla compravendita degli appalti, all’appropriazione dei finanziamenti pubblici, agli sfregi all’ambiente, alle estorsioni alle aziende private e allo sfruttamento degli immigrati”.

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