L’assemblea dal sindacato autonomi dipendenti della Regione Siciliana ha deciso di non firmare il rinnovo del contratto firmato da tutte le altre sigle. Circa 1300 regionali si sono riuniti dal centro Don Orione e hanno manifestato tutto il disappunto per un rinnovo che mortifica le professionalità interne alla macchina amministrativa regionale.

“Nei vari interventi, i dipendenti di tutte le categorie hanno manifestato il loro malessere per la mancanza di progettualità del governo Musumeci – affermano i sindacalisti del Siad Angelo Lo Curto, Vincenzo Bustinto e Gaspare di Pasquale – che invece di procedere alla riqualificazione dei propri dipendenti che garantiscono con le loro professionalità la funzionalità di tutti gli uffici centrali e periferici, continua a introdurre nuove norme legislative e contrattuali volte esclusivamente a favorire l’assunzione di nuove unità di personale, aggravando tra l’altro l’erario regionale con inutili spese, con la falsa motivazione che non esistono nei ruoli regionali alte professionalità”.

Nel corso dell’assemblea i rappresentanti del Siad hanno contestato l’ipotesi raggiunta che non restituisce dignità alle professionalità esistenti all’interno dell’amministrazione. All’incontro hanno partecipato anche i rappresentati del sindacato Csa. In tutti gli interventi è stato chiesto il ritiro della firma da questa ipotesi di Contratto iniquo da parte dei Sindacati sottoscrittori. “E’ stato deciso di formare un gruppo di lavoro – aggiungono i sindacalisti del Siad – aperto a tutti i contributi, che predisponga una bozza di riclassificazione da fare sottoscrivere ai dipendenti, per una Regione più efficace ed efficiente”.

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