I finanzieri nel corso di un controllo su due aziende a Partinico hanno trovato 12 lavoratori in nero e tre le cui famiglie percepivano il reddito di cittadinanza.

Il primo controllo in una fabbrica di poltrone e divani su 21 lavoratori 11 erano irregolari. Per l’azienda è scattata la segnalazione all’ispettorato del lavoro e la richiesta di sospensione dell’attività. Stessa sorte ad un’altra azienda che realizza insegne elettrice. Su tre operai uno era in nero.

Tra i 12 lavoratori 3 avevano familiari che percepivano il reddito di cittadinanza. Le tre carte sono state sequestrate e i titolari denunciati. E’ scattata la segnalazione all’Inps per il recupero delle somme percepite che ammontano a 10 mila euro. Per i datori di lavoro, invece, si procederà all’applicazione delle sanzioni previste per l’impiego dei lavoratori “in nero” che va da un minimo di 1.800 euro ad un massimo di 43.200 euro.

L’attività di servizio conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria affidato al Corpo della Guardia di Finanza, a contrasto di coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.

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