La mafia punta sulla droga e le scommesse. C’è una scuola di pensiero che sta facendo breccia in Cosa Nostra. Abbandonare le estorsioni che sono troppo rischiose.

Tanti mafiosi sono dentro proprio per estorsione. Così c’è un dibattito interno come lo chiama il procuratore aggiunto.

“C’è un gran dibattito interno a Cosa nostra — dice il procuratore aggiunto Salvatore De Luca, che coordina le indagini di mafia su Palermo — un parte dell’organizzazione è convinta che non sia più tempo per le estorsioni. Troppi rischi. Meglio puntare tutto sul gioco e le scommesse”.

È l’ultima svolta dell’organizzazione mafiosa. Il boss Giovanni Niosi, uno dei “vecchi” di Resuttana, controllava le scommesse all’ippodromo.

Niosi gestiva non solo le scommesse illegali, ma anche quelle legali. Lui stesso era un valente driver, con tante buone amicizie all’Ires, la società che gestisce l’ippodromo.

Spiega il procuratore aggiunto De Luca: “Il gioco è stato sempre materia di interesse per le cosche, ma negli ultimi tempi l’organizzazione ha avviato un progetto più strutturato».

I boss lavoravano su due direzioni.Trovare un insospettabile imprenditore che potesse consentire il grande salto. E, intanto, meditavano anche di fare una trasferta a Malta, ormai diventata la capitale delle scommesse online.“Ninì”, lo chiamavano: l’imprenditore su cui puntavano per fare il salto di qualità.

«Sergio Macaluso e Filippo Bonanno — è scritto nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Fabrizio La Cascia — valutavano di farlo entrare a Resuttana, poiché era quello che possedeva i migliori siti per il gioco. Ecco la svolta: far convergere tutte le agenzie di mafia in un unico sito per le scommesse online.

«Tuttavia — scrive ancora il giudice, riprendendo l’atto della procura — a Bonanno non piacevano gli accordi di tipo economico che normalmente venivano gestiti col gestore del sito, poiché quest’ultimo riconosceva alla famiglia mafiosa competente per territorio solo una percentuale che evidentemente giudicava troppo modesta». C

Il mafioso driver Niosi ha sempre avuto una passione particolare per l’ippodromo. L’8 febbraio 2002 viene organizzato un grande banchetto in una scuderia, il boss è fra gli invitati.

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