Gli incontri con le preghiere di guarigione e liberazione dai demoni padre Salvatore Anello li teneva nel convento dei Cappuccini di Palermo. Qui secondo le testimonianze raccolte dagli agenti della sezione di pg del tribunale per i Minorenni avrebbe incontrato tre donne alle quale avrebbe praticato lo stesso esorcismo.

In due casi le donne furono palpeggiata anche davanti a parenti, la figlia minorenne – alla quale venne riservato lo stesso trattamento – di una delle vittime ed il fidanzato di un’altra. Approfittando della fiducia il frate praticava gli esorcismi che consistevano nel passare dell’olio benedetto nei seni, nei capezzoli, nei glutei e anche nel pube.

“Mia figlia soffriva di epilessia, asma e allergie gravi, ero disperata – racconta una madre – padre Anello mi rispose di pregare e di affidarmi al Signore. Quando era presente mio marito e mio figlio tutto filo liscio. Non così quando mi presentai io con mia figlia”. Per la donna iniziò l’incubo. Padre Anello aveva l’abitudine durante la preghiera di imporre le mani partendo dalle cosce per poi passare sulle natiche. In realtà non fu una toccata spirituale, ma molto maliziosa, perché indugiò sulla parte. Poi iniziò a palparmi la schiena, a mettermi la mano sotto la maglietta fino a infilarla fin dentro gli slip. Poi mise la mano dentro il reggiseno sfiorandomi i seni, Tutto questo è stato visto da mia figlia”. Poi la stessa preghiera di guarigione è stata praticata anche sulla figlia.

Arrestato insieme ad Anello anche Salvatore Muratore, colonnello dell’esercito che si presentava come guida spirituale per le donne in difficoltà. 

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