Il consigliere comunale Salvatore Martorana 70 anni, finito ai domiciliari nell’inchiesta che ha portato in carcere sei presunti mafiosi della cosca di Porta Nuova e Bagheria è accusato di avere imposto all’amministratore della ditta “Eurocostruzioni spa” Gioacchino Imburgia la somma di 20 mila euro per la messa a posto.
Nell’operazione insieme a Martorana sono stati arrestati Antonino Abbate, 38 anni, Gaspare Parisi, 38 anni, Vincenzo Vullo, 41 anni, Giuseppe Minardi, 68 anni, Salvatore Ingrassia, 51 anni, Bartolomeo Militello, 68 anni.
Il consigliere comunale di opposizione insieme a Salvatore Scardina si sarebbe presentato a nome della famiglia mafiosa di Bagheria. Gioacchino Imburgia è un imprenditore edile flavese, che sarebbe stato più volte, vessato dalla consorteria mafiosa bagherese, così come è emerso nel corso dell’attività d’indagine.
E’ stato il collaboratore di giustizia Antonino Zarcone nel corso degli interrogatori ha riferito che l’imprenditore Gioacchino Imburgia era stato vittima di richieste estorsive da parte di Cosa Nostra; che era stato lui stesso ad effettuare la richiesta di messa a posto e che in quella circostanza l’Imburgia Gioacchino gli aveva fatto sapere di avere già provveduto, pagando la somma di 20 mila euro comprensive di tutto, ossia della mediazione espletata per la compravendita di un terreno, nelle mani dell’architetto. A chiedergli i soldi sarebbe stato Salvatore Martorana”.
“Ricordo – dice Imburgia – che Salvatore Martorana, ex gestore dell’unico distributore di carburanti di Santa Flavia e che si occupa di mediazioni immobiliari, mi contattò proponendomi l’acquisto del lotto di terreno in questione e dicendomi che, concluso l’affare, avrei dovuto pagare una somma di ventimila euro. Per la compravendita in questione, conclusasi per un prezzo di 500.000, il consigliere pretese ventimila euro pari a circa il 4% sul prezzo del terreno. Martorana mi disse esplicitamente che i soldi non erano da considerarsi semplicemente come mediazione ma che erano comprensivi della “messa a posto” futura, dicendomi che nessuno mi avrebbe disturbato dopo l’avvio dei lavori … fu proprio lui a dirmi che io avrei potuto lavorare tranquillamente in quanto dietro alle sue richieste vi era un personaggio autorevole, che io comunque non ho mai incontrato e Martorana mi indicò nell’architetto Salvatore Scardina. Io consegnai effettivamente nelle sue mani del consigliere i soldi”.
Nella messa a posto poi entrò in azione anche Antonino Zarcone che disse che 20 mila euro non bastavano. “In quell’occasione Zarcone – aggiunge Imburgia – mi disse che era necessario integrare la messa a posto di ulteriori quindicimila euro in quanto i primi ventimila euro da me versati non erano arrivati a luì”.
“La notizia dell’arresto del consigliere comunale Salvatore Martorana mi ha sconvolto. E’ un consigliere di opposizione che si presentava sempre in consiglio comunale. La notizia mi ha turbato perché ho sempre cercato in questi anni di fare pulizia all’interno del Comune. Ho sostituito i vertici della macchina amministrativa. Al Comune di Santa Flavia si fanno i bandi anche per gli incarichi di pochi euro. Tutto è trasparente. Questa notizia legata ad operazioni antimafia mi deprimono perché vanificano comunque tutto il lavoro svolto”.
Lo dice il sindaco di Santa Flavia Salvatore Sanfilippo sull’arresto del consigliere comunale. “Devo dire che in questi anni non ho mai potuto contare sul consiglio comunale. La maggioranza li ho avuti sempre contro anche quanto si trattava di affrontare temi e vicende che avevano molta importanza per la vita dei cittadini. L’ultimo esempio il contratto dell’Amap che significa portare l’acqua nelle case. I consiglieri hanno fatto saltare il numero legale. – aggiunge Sanfilippo – Ma io vado avanti nel segno della legalità e rispetto delle regole. Adesso aspettiamo di conoscere quali sono i reati contestati al consigliere comunale, se riguardano l’attività lavorativa di sensale o se ci siano state delle interferenze anche nell’attività amministrativa”.
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