Piove come un fulmine a ciel sereno la notizia dell’avvio delle procedure per il licenziamento collettivo al supermercato Spazio Conad del Centro Commerciale Conca d’oro di Palermo. Un calvario che dura da anni e che vive un’altro momento difficile per lavoratori che speravano di aver trovato stabilità.
La comunicazione da parte dell’azienda è partita ieri sera e con essa iniziano le procedure di licenziamento collettivo per i dipendenti dello Spazio Conad ex Auchan che da via Ugo la Malfa si erano spostati al Conca d’oro cambiando, negli anni, diverse società e due insegne. Si tratta, infatti, del supermercato originariamente di via Ugo La Malfa a Palermo.
L’addio di Auchan e i cambi di insegna
Tutto inizia con l’addio di Auchan. Il supermercato e i suoi dipendenti erano transitati sotto la nuova insegna Margherita Conad al Conca d’oro. Si trattò solo del primo passaggio. Poi il market passò a Pianeta Cospea e infine al gruppo Abbate, Conad Ipermercati,ma sempre restando Conad.
40 lavoratori a rischio su 127
Ieri a tarda ora il gruppo titolare del market ha mandato comunicazione di avvio della procedura di licenziamento collettivo dichiarando un esubero di 40 unità di personale su 127 addetti. Di fatto negli ultimi cinque o sei anni non c’è pace per questi lavoratori. Una riduzione che si rende necessaria, ha scritto la Abbate Ipermercati ai sindacati, per l’insostenibilità dei costi.
Sindacati pronti alla mobilitazione
“Stiamo avviando la richiesta di esame congiunto – dice a BlogSicilia Stefano Spitalieri, segretario della Fisasct Cisl Palermo Trapani – ma siamo pronti ad ogni azione, compresa la mobilitazione, per difendere i lavoratori”
“La nostra opera – continua Spitalieri – sarà improntata alla ricerca di soluzioni alternative al licenziamento. Si apre, di nuovo, una fase difficile. L’obiettivo deve essere garantire serenità a questi lavoratori che non riescono ad averne ormai da troppo tempo”.
“Ci opporremo alla procedura di licenziamento collettivo, e la percorreremo tutta secondo le previsioni di legge, per la salvaguardia di tutti livelli occupazionali. Siamo pronti a coinvolgere subito anche le istituzioni – dichiarano il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e la segretaria provinciale Alessia Gatto – Sarebbe un grave danno per questi lavoratori, che hanno un età media vicino ai 50 anni, con famiglie a carico: ciò significa che saranno difficilmente ricollocabili e con molte probabilità destinati a un futuro povero”.
“I 40 esuberi dichiarati dall’azienda sono inaccettabili, tra l’altro arrivano a sorpresa in quanto non c’era alcun segnale che facesse presagire questo scenario. Chiederemo l’esame congiunto e vogliamo comprendere le reali motivazioni dietro a tale decisione e ai numeri prospettati nel documento, considerando che secondo i lavoratori il punto vendita interessato non sembra andare male. Ci batteremo e ci opporremo fermamente a tutela dei livelli occupazionali per salvaguardare il futuro di 40 famiglie che hanno già dovuto superare un passato lavorativo tribolato” commenta, infine, Ida Saja, segretario generale della Uiltucs Sicilia
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