Un visual art che realizza sculture di carta, una videomaker, fotografa e danzatrice, un giovane architetto e performer e un artista poliedrico che spazia dalla video istallazione al teatro. Sono i quattro finalisti del progetto “Light in Brancaccio” pronti, il 9 settembre, ad accendere di suoni e colori i monumenti del patrimonio arabo normanno a Brancaccio.
Dario Denso Andriolo, classe 1984, già regista di “Rinasce Palermo” a Palazzo delle Aquile e all’attivo collaborazioni con grandi musicisti come Subsonica e Bob Sinclar, per i quali ha curato le scenografie digitali; Rosanna Costantino, che fonda la sua ricerca artistica tra musica, danza e fotografia, coniugandola con nutrienti esperienze all’estero; Giuseppe Cavallaro, architetto tra i fondatori del collettivo “Fuorilumen” con il quale ha partecipato a diversi festival delle luci e Ben Frazzetta, giovanissimo, ma già con un curriculum di tutto rispetto che spazia dal cinema, al teatro alla videoart, sono i quattro videomaker che il 9 settembre “ridipingeranno” con pennellate di luce i monumenti di un quartiere difficile, che sta scommettendo sulla sua rinascita.
In questi giorni ultimi sopralluoghi, in “notturna”, al Castello di Maredolce, al Ponte dell’Ammiraglio, alla chiesa di San Gaetano e al Mulino di San Filippo che si trasformeranno in gigantesche pareti sulle quali proiettare le installazioni di luce, vere e proprie full immersion sensoriali.
I quattro videomaker avranno ciascuno uno spazio assegnato per le loro creazioni di videomapping. Suoni, colori, effetti speciali, un linguaggio contemporaneo che si coniuga con la bellezza di un patrimonio storico: un viaggio nel tempo possibile grazie all’aiuto delle nuove tecnologie e alla creatività dei quattro artisti.
“Light in Brancaccio” è il progetto lanciato dall’Associazione Baccanica, insieme al Centro Padre Nostro, al Circolo ACLI “Padre Pino Puglisi” e alla Seven Comunication che vuole raccontare in chiave artistica le bellezze di un quartiere che ha una ricchezza architettonica poco conosciuta, ma che di recente ha ottenuto il “marchio” dell’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
E Brancaccio è anche un quartiere con una “rete” di connessioni umane, dove le diversità culturali da secoli convivono. Il patrimonio arabo normanno ne è la testimonianza.
Nei colori e nelle sonorità scelte dai quattro giovani videomaker il richiamo alle influenze arabeggianti insieme alla globalizzazione contemporanea convivono in un mix emozionante.
L’appuntamento è sabato 9 settembre quando a partire dalle 21.30 si accenderanno i proiettori sulle facciate. I visitatori potranno curiosare da un sito all’altro per scoprire una Brancaccio che non si aspettano. Attraverso un app con il cellulare potranno mettere il loro “like” all’opera che li ha più emozionati.
Light in Brancaccio è un progetto artistico e sociale vincitore del Bando Nazionale “SILLUMINA”- COPIA PRIVATA PER I GIOVANI PER LA CULTURA, Finanziato dalla SIAE – Società Italiana Autori e Editori.
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