“Primo passo significativo del governo italiano per l’abbattimento delle liste di attesa nella sanità. L’intervento articolato dell’esecutivo testimonia la sensibilità del premier e del ministro Schillaci in relazione al miglioramento del sistema relativo all’erogazione delle prestazioni sanitarie rese nei confronti degli assistiti”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando il provvedimento normativo approvato ieri dal Consiglio dei ministri.
“Premier e ministro troveranno sostegno leale a progetto salute”
“E’ la prima volta – prosegue il presidente – che un governo della Repubblica mostra una così grande attenzione su una problematica socialmente rilevante che viene affrontata con un progetto concreto, seppure quello adottato rappresenti un primo step, finalizzato a garantire equità di accesso alle prestazioni sanitarie. Il premier e il ministro troveranno nella Regione Siciliana un sostegno leale al progetto di salute pubblica avviato per garantire un’assistenza tempestiva e appropriata agli utenti che si rivolgono alle strutture pubbliche e convenzionate per ottenere una rapida risposta ai bisogni di salute espressi dal cittadino”.
Aggiunge Schifani: “Il governo regionale, nella stessa direzione ha apprestato un sistema di obiettivi misurabili e concreti che permetteranno la valutazione dei direttori generali, che a breve verranno insediati, i quali, proprio con riferimento al Piano di recupero delle liste di attesa fortemente, voluto dall’esecutivo regionale, dovranno attuare il programma di attività stabilito, in linea con le finalità decise dall’amministrazione regionale”.
Accordo tra Regione e privati convenzionati, in arrivo 12 milioni
Definito poche settimane fa, ad inizio maggio, l’accordo tra Regione Siciliana e privati convenzionati per distribuire le risorse, a valere sul 2024, e contribuire a potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali per ridurre le liste d’attesa.
L’intesa è stata sottoscritta nel corso di un incontro presieduto dal dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica con i dirigenti dell’assessorato della Salute e le organizzazioni sindacali rappresentative del settore.
L’accordo prevede una somma complessiva di 310 milioni di euro, da distribuire alle varie branche (dai laboratori di analisi alla fisiokinesiterapia, dalla cardiologia alla radiodiagnostica ed alle altre branche) e per provincia, con un aumento di ben 12 milioni di euro rispetto allo scorso anno. In aggiunta sono stati definiti i fabbisogni specifici di radioterapia (35 milioni) e nefrologia (102 milioni).
Alle singole strutture è destinato un budget per il 2024 pari al 90 per cento della produzione media 2022/2023; il 10 per cento residuo sarà assegnato dalle Asp in misura proporzionale al fabbisogno provinciale, sulla base di criteri che verranno definiti dall’assessorato regionale della Salute.
In particolare, il governo regionale ha individuato, dopo un dialogo costruttivo con i sindacati, nella misura di 8 milioni le risorse finalizzate alla riduzione delle liste d’attesa, garantendo un equilibrato soddisfacimento della domanda di salute del cittadino in base ai differenti settori.
Durante l’incontro è stato anche stabilito un rigoroso cronoprogramma per la distribuzione delle risorse. Il decreto di ripartizione alla specialistica convenzionata ambulatoriale verrà adottato dall’assessorato entro il prossimo 20 maggio; mentre le contrattualizzazioni delle Asp con i singoli operatori economici dovranno avvenire entro il 19 giugno.
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