Sabato 13 febbraio alle ore 17,30 alla Libreria Novecento (via Siracusa 7/A) a Palermo, Aurelio Pes presenta il libro “Lo Steri dei Chiaramonte a Palermo” a cura di Antonietta Iolanda Lima. Volume I° – Significato e valore di una presenza di lunga durata. VOLUME II° – Disegni e graffiti dei prigionieri dell’Inquisizione. Atlante fotografico.

Intervengono Roberto Lagalla e Antonietta Iolanda Lima.

Scrive Aurelio Pes: “ E’ nel declinare del Duecento che le più rappresentative famiglie siciliane (fra di esse si ricordano in rapida successione quelle dei Ventimiglia,dei Tagliavia,dei Lancia,dei Palizzi,degli Alagona) cominciano a edificare le loro Magnae Domus, simboli ostensibili di potere e di acquisita ricchezza. E’ però con lo Steri di Palermo , progettato da Giovanni I° Chiaramonte per attestare la sua autorevolezza di primo magistrato giudiziario della città, che questa dimora diviene nel tempo compendiaria dell’intero mondo medievale, con le sue ascese, matrimoni, annessioni di nuovi territori,
con le sue lotte cruente, feste, riti che si estinguono insieme al casato con la decapitazione dell’ultimo erede chiaramontano, Andrea, figlio naturale di Federico III° (1392).
Fortezza in basso capace di resistere a ogni evento sedizioso e dimora cortese in alto, con le luci che si irradiano all’interno delle splendide bifore e trifore musicalmente alternate, lo Steri trova il suo culmine nel Soffitto della Sala Magna (1377-1380), dipinto con historiae devozionali dedicate alla Vergine; fanciulle musicanti fra alberi fioriti, arcaiche scene d’assedio e di conquiste; tornei di guerrieri a cavallo, chiusi nelle loro armature; falchi, aquile, levrieri ed unicorni; persino la fantesca che cavalca Aristotele. Il tutto quasi a dare il senso compiuto dell’universo medievale, spesso tragico e feroce che tende però a stemperarsi con le ombre della sera e invita al sogno e alle parole enumerate dal giullare di corte che, accompagnandosi al liuto, recita forse i poeti della Scuola Siciliana a lui più cari.
“Lo Steri di Chiaramonte a Palermo” pubblicato in modo egregio dalle edizioni Plumelia. è a cura di Antonietta Iolanda Lima che riesce a dare a un’opera scritta da mani molteplici una organicità rara, munifica com’è di informazioni, di cultura, di senso alto della storia e del racconto.”

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