“Nonostante i giorni di continua pioggia le maestranze continuano a garantire la pulizia della città; E’ il nostro lavoro per cui veniamo pagati. Ma ancora oggi gli addetti della ex municipalizzata oggi Rap Spa continuano ad avere locali (uffici, spogliatoi, ecc.) in condizioni sempre più precarie, lontanissimi da quelli che dovrebbero essere gli standard di sicurezza e di igiene per i lavoratori”.

E’ quanto afferma il segretario Regionale della Fiadel Giuseppe Badagliacca. “Da tanti anni ormai si continuano denunciare le condizioni fatiscenti di tutti i locali della Rap, locali dove la sicurezza è diventato un lusso, i lavoratori continuano sempre a operare in condizioni che non tutelano sicuramente la salute e la dignità del lavoratore.

Già nel 2013 le organizzazioni sindacali hanno alzato l’attenzione su questa problematica, non sono bastate le due tornate di assemblee che hanno mostrato alla dirigenza tutti i problemi. La posizione dei sindacati è stata confermata –continua Badagliacca, con l’ispezione dei carabinieri nell’ottobre del 2017.

In quell’occasione le forze dell’ordine certificarono l’assoluta mancanza di sicurezza ed al fine di scongiurare un’emergenza igienico-sanitaria della città non sequestrarono l’autoparco di Brancaccio; ma ne certificò l’inagibilità di una parte degli edifici dell’autoparco che in tempi brevi sono stati chiusi;anche in quell’occasione i lavoratori hanno mostrato attaccamento all’azienda, infatti con spirito di sacrificio hanno continuato a lavorare senza avere avuto assegnato nessun spogliatoio, solo dopo circa 20 giorni ne hanno avuto consegnato uno in sostituzione di quello precedentemente chiuso”.

Ma le condizioni precarie dei locali vengono confermate ancora oggi dopo l’ennesimo controsoffitto crollato che fortunatamente non ha leso nessun lavoratore e dopo la continua infiltrazione di acqua piovana negli uffici tecnici.
Anche vivendo quotidianamente in condizioni non sicure e insalubri i lavoratori della Rap continuano a dare il proprio impegno sul lavoro, ma ricordiamoci che salvaguardia della pulizia della città non è tanto più importante della salute delle maestranze”.