Il questore di Palermo, Leopoldo Laricchia, ha emesso un decreto di sospensione di licenza per quindici giorni, nei confronti del titolare di due esercizi commerciali di Terrasini, che vendevano alimenti.

Il provvedimento che ha disposto la temporanea chiusura delle attività, è stato istruito dai poliziotti della divisione di polizia amministrativa e sociale sulla base di numerosi controlli dei carabinieri. Tra gli avventori c’erano destinatari di condanne definitive passate in giudicato e con precedenti di polizia, molti di loro accusati di spaccio di droga.

Altri provvedimenti del genere

La scorsa estate, il questore ha sospeso per trenta giorni la licenza del locale “Pietra Campana” di Isola delle Femmine. Il provvedimento adottato prende le mosse da alcuni, recenti controlli, condotti a più riprese nel corso dell’ultimo mese dalla polizia di Stato, dagli agenti del commissariato “Mondello” e dai carabinieri della compagnia di Carini con la polizia municipale, dalla capitaneria di porto, dall’Asp, dall’arpa e dalla Siae. Nel corso di tre controlli sono state riscontrate irregolarità. Così è scattata la sospensione della licenza del locale per trenta giorni.

A Gela

Sempre nella scorsa estate, a Gela, un bar era diventato abituale ritrovo di pregiudicati e per questo il questore Emanuele Ricifari ha sospeso la licenza, facendo leva sull’ex articolo 100 del Tulps, il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. In quell’occasione furono 7 i giorni di sospensione. Il provvedimento si rese necessario “al fine di evitare che l’esercizio continui ad essere abituale ritrovo di persone che possano costituire pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica”.

Il decreto riguardò in particolare il titolare di un bar ubicato nel centro storico di Gela. Il provvedimento è stato emesso a seguito dei diversi controlli ed interventi eseguiti da equipaggi del commissariato di pubblica sicurezza all’interno dell’esercizio, nel corso dei quali sono state identificate persone gravate da precedenti di polizia. Il provvedimento amministrativo si è reso necessario al fine di evitare che il bar continuasse ad essere abituale ritrovo di persone che possano costituire pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.