Striscioni, lacrime e tanti abbracci ad amici e familiari nel giorno dell’ultimo saluto ad Alex Bellante. I funerali si sono svolti nella chiesa di San Gabriele Arcangelo nella zona della Noce.

Prima un lungo corteo con la bara portata dagli amici, poi la messa in una chiesa gremita. Un momento di forte commozione nel rispetto del dolore, tantissimo dolore della famiglia”. Dicevamo gli striscioni che hanno accompagnato la funzione. “Non importa quanto oggi sei lontano – di legge in un lenzuolo bianco – tu sei ad un millimetro dal cuore”.

Alex Bellante, è l’ennesima vittima delle strade palermitane. Uccido e travolto  a 23 anni da un’auto il 25 aprile. Nello scontro con un’auto guidata da un uomo di 38 anni che poi si è dato alla fuga e si è presentato dopo quattro giorni al pm.

Tantissima la rabbia per una morte assurda. Incomprensibile. Nel rispetto e nel silenzio c’è tanta determinazione ad andane avanti. “Chi ha commesso questo omicidio deve pagare – dicono gli amici – Non si può assistere a questa continua carneficina”.

In tanti si avvicinano ai genitori. Una stretta di mano. Una carezza. Un abbraccio. Tutti vogliono essere vicini in questo giorno di dolore. Lo stesso investitore davanti al dolore dei familiari sul luogo dell’incidente non era riuscito a farsi avanti.

Era tornato in via Dei Fiori. Avrebbe voluto dire che era stato lui ed era stata una tragedia. Una fatalità. Ma davanti a quel dolore immenso non ce l’ha fatta. E’ rimasto lì per diversi minuti poi è fuggito un’altra volta.

 

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