- “Pagamenti in ritardo di 4 mesi”
- “Procedure di pagamento vanno velocizzate al più presto”
I deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars chiedono al governo regionale di intervenire sui ritardi nei pagamenti dei cantieri di lavoro. E lo fanno con una nota.
“Ritardi, rinvii e inefficienze: il governo regionale non si smentisce mai – si legge -. I quattro mesi di ritardo con cui è stata approvata la finanziaria hanno di fatto ingessato ulteriormente la già farraginosa macchina burocratica regionale che non è potuta andare oltre i pagamenti obbligatori”.
E si domandano: “Chi paga questa ennesima inefficienza? Tutti i siciliani e, in particolar modo, le categorie più fragili, come i disoccupati che, pur beneficiando della misura dei cantieri di lavoro e pur avendo terminato la propria opera nel corso del 2020, non hanno ancora percepito il dovuto, dopo ben 4 mesi di attesa”.
I parlamentari chiedono al governo regionale di mettere subito una pezza a questa incresciosa situazione. “I pagamenti vanno velocizzati al più presto – dicono – perché la crisi economica e sanitaria legata al Covid non aspetta. Non possono essere i beneficiari dei cantieri di lavoro a pagare le inefficienze ed i ritardi della politica regionale. Come M5S Sicilia chiediamo all’Assessore Scavone di intervenire subito per velocizzare le procedure e per liquidare tutte le spettanze dovute. I siciliani meritano sostegno, non ritardi”.
La Regione ha riaperto i termini per le istanze
Intanto, dal prossimo 3 maggio i disoccupati che vorranno essere impiegati nei cantieri di lavoro potranno presentare istanza per essere inseriti nelle liste dei centri per l’impiego. Potranno iscriversi i soggetti di età compresa tra i 18 e i 67 anni non compiuti, disoccupati o inoccupati che hanno sottoscritto il patto di servizio presso il centro per l’impiego competente per territorio.
Istanze dal 3 maggio nei centri per l’impiego
Basterà presentarsi dal 3 maggio al centro per l’impiego con una copia del documento di riconoscimento, l’autocertificazione della composizione del proprio nucleo familiare e, laddove ricorrano i presupposti, la certificazione per fruire della riserva del 10 per cento di posti che per legge spetta agli ex carcerati e ai soggetti dimessi da comunità o centri di cura per il recupero di tossicodipendenti o alcolisti. Saranno avviati incarichi di circa due mesi per 900 euro mensili.
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