Sono stati eseguiti sette nuovi ordini di arresto per mafia nel mandamento di Resuttana a Palermo. La polizia si Stato ha eseguito l’ordinanza cautelare in prosecuzione di quello dello scorso luglio aveva portato all’arresto di 18 persone. Era è emerso il ruolo di presunto capomafia di Salvatore Genova, affiancato dal braccio destro Sergio Giannusa.

Oggi il nuovo blitz coordinato dalla Dda di Palermo, diretta da Maurizio de Lucia. I reati contestati sono associazione mafiosa, estorsione e rapina. Nel prosieguo delle indagini sono venuti fuori altri episodi estorsivi. Della famiglia mafiosa avrebbe fatto parte anche il proprietario di un esercizio commerciale della zona.

I poliziotti hanno anche ricostruito un episodio di violenza. Un imprenditore è stato picchiato per rubargli la macchina. Era un “pegno”, poiché ritenuto “colpevole” di aver maturato un debito nei confronti di uno degli indagati. Nel corso dell’operazione è stata rinvenuta “un’arma lunga” modello Scorpion con matricola abrasa a casa di uno degli arrestati.

Gli arrestati

Gli arrestati su richiesta della Dda di Palermo Sergio Giannusa, Carlo Giannusa, Antonino Fontana, Gaetano Maniscalco, Mario Napoli e Giovanni Quartararo Giuseppe D’Amore.

Operazione antimafia anche a Siracusa

Altra operazione antimafia dalla parte opposta della Sicilia. I carabinieri del comando provinciale di Siracusa hanno eseguito un provvedimento di cattura a carico di 19 persone gravemente indiziate del delitto di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, armi ed altro.

L’inchiesta

Si tratta di una inchiesta, coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Catania, che ha colpito il clan mafioso della Borgata, costola della consorteria Bottaro-Attanasio, legato alla cosca Santapaola di Catania. Sono oltre 100 i carabinieri impiegati per questa operazione.

La scalata del clan Borgata

L’inchiesta, legata all’operazione antimafia Borgata conclusa a Siracusa dai carabinieri con l’emissione di 19 misure cautelari ha avuto inizio nel novembre del 2019 per concludersi nell’aprile del 2021 ed in questo arco temporale, i militari del comando provinciale di Siracusa, coordinati dai magistrati della Procura distrettuale di Catania, hanno svelato la scalata del clan Borgata che, oltre a controllare le piazze di spaccio del loro quartiere, Santa Lucia, avrebbero allargato la gestione in altre zone, imponendosi, inoltre, come unico referente per il rifornimento di cocaina dalla Calabria attraverso azioni di fuoco e attentati dinamitardi e incendiari.