“C’è una certa preoccupazione per i fatti violenti c’è. Non voglio diffondere l’allarme ma c’è oggettivamente un aumento degli episodi violenza, in parte attribuite anche ai fenomeni comuni a tutti i grandi centri urbani. Su Palermo c’è un leggero incremento legato anche al cambiamento della conformazione di Palermo con un aumento del 20 per cento di turisti, è cambiato il modo di vivere la città, anche di notte”.

Lo ha detto il questore di Palermo, Renato Cortese, incontrando i giornalisti per il tradizionale scambio di auguri. Un momento anche per tracciare un bilancio dell’attività della polizia di stato a Palermo. “Gli episodi che ci sono stati sono sotto la nostra attenzione, sappiamo chi sono. C’è anche una riflessione da fare su alcuni strumenti normativi: occorrerebbe apportare il miglioramento degli strumenti normativi a disposizione di polizia e magistrati per incidere in maniera più efficace, come ad esempio nei confronti dei minorenni coinvolti in fatti particolarmente gravi”.

“Quello del ministro degli Interni è un buon auspicio e noi siamo qui per fare questo. E’ sicuramente un lavoro difficile, lungo, ci vuole tempo. Al d là dell’apparato repressivo c’è un lavoro di tipo culturale che va fatto: l’attività antimafia passa anche dall’attenzione a tanti problemi che apparentemente nulla hanno a che fare con la mafia – i posteggiatori abusivi, lo spaccio, la sicurezza – ma che se non risolti rischiano di far crollare la fiducia dei cittadini nei confronti dello Stato”. Lo ha detto il questore di Palermo, Renato Cortese, incontrando i giornalisti per il tradizionale scambio di auguri con la stampa, commentando l’auspicio del ministro Matteo Salvini secondo cui la mafia sarà sconfitta tra qualche mese o anno.

“Il bilancio del 2018 è sicuramente impegnativo sul fronte dell’ordine pubblico. Abbiamo avuto la visita del Pontefice che ci ha impegnato notevolmente. Poi la Conferenza sulla Libia con numerosi capi di stato e delegazioni da tutto il mondo. Un grande risultato per cui voglio ringraziare le donne e gli uomini della Polizia di stato”. Lo ha detto il questore di Palermo, Renato Cortese, incontrando i giornalisti in questura per il tradizionale scambio di auguri.

“Tanti interventi della polizia giudiziaria sul fronte della mafia e della sicurezza nelle strade della movida, in centro. Siamo presenti nel quartiere di Ballarò con tantissimi arresti di spacciatori, con una presenza costante e continua – ha detto – con 20 pattuglie attive e 4 commissariati aperti anche di notte, da aprile se ne aggiungeranno altri 4. La percezione di insicurezza – ha detto Cortese – è ancora molto forte e stiamo mettendo insieme una serie di iniziative per accorciare la distanza tra poliziotti e cittadini. “sbirri siamo e sbirri restiamo” ma dobbiamo migliore e agevolare l’approccio con i cittadini”.

Cortese, a proposto del contrasto a cosa nostra, ha detto che: Lo stato oggi ha un controllo di territorio forte. Rivolgo nn plauso all’operazione dei carabinieri. Lo stato è talmente forte che dopo solo 5 mesi non solo ha saputo di un tentativo di riorganizzazione ma assicurato in carcere i mafiosi. Trent’anni fa una cosa del genere l’avremmo potuta apprendere soltanto attraverso le parole di un pentito – ha detto – e magari una decina di anni dopo”.