Saranno i carabinieri del Nucleo sanità ovvero il Nas, ad indagare sui presunti casi di malasanità e sulla irregolare gestione del reparto di chirurgia toracica dell’ospedale Civico di Palermo denunciata pubblicamente da uno dei medici che vi lavora all’interno. Il ministero della Salute, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Ansa, ha delegato proprio i Nas a occuparsi del caso.

La denuncia pubblica di un medico

La vicenda prende le mosse dalle denunce di presunte irregolarità nel reparto pubblicamente rese dal dottor Francesco Paolo Caronia che ha raccontato pubblicamente di interventi non necessari, cartelle cliniche alterate, liste d’attesa bypassate e tanto altro fino ad arrivare a denunciare la morte di una paziente a causa di un intervento che secondo il medico, non si sarebbe dovuto eseguire affatto.

Gli investigatori sentiranno nei prossimi giorni il deputato regionale Ismaele La Vardera, che ha raccolto la prima testimonianza del medico ancora in forma anonima e alcune registrazioni fatte dallo stesso medico.

L’avvio di una inchiesta interna da parte della Regione

In seguito il dottor Caronia ha deciso di metterci la faccia portando la vicenda all’attenzione dei media nazionali. Dopo questo ulteriore passaggio Caronia è stato ricevuto dall’assessore regionale alla Sanità Daniela Faraoni e, giovedì sera, il governatore Renato Schifani ha annunciato l’istituzione di una commissione regionale d’inchiesta sulla vicenda.

La Commissione, composta da esperti provenienti da diverse Aziende sanitarie siciliane, inizierà i lavori lunedì 12 maggio e fornirà aggiornamenti settimanali all’assessorato. Prevista anche la possibilità di ascoltare direttamente i pazienti coinvolti.

La convocazione all’ordine die medici

Il medico sarà ascoltato anche dal suo ordine professionale mentre, fino ad oggi, non c’è traccia di inchiesta giudiziaria anche se le voci di corridoio parlano di un fascicolo conoscitivo aperto in procura che adesso potrà arricchirsi anche delle verifiche dei Carabinieri, obbligati per legge a riferire non solo al Ministro ma anche alla procura nel caso vengano rilevati reati di natura penale