Il tribunale della libertà di Palermo ha accolto l’appello, contro l’ordinanza del gip che aveva respinto la richiesta di sostituzione della detenzione in carcere ai domiciliari, presentato da Vincenza Bruno amministratrice della casa di riposo Bell’Aurora di Palermo finita in carcere insieme ad altre cinque donne nel corso dell’indagine della guardia di finanza sui maltrattamenti degli anziani ospiti della struttura.
L’amministratrice della casa di riposo, difesa dall’avvocato Tiziana Staropoli, è uscita ieri dal carcere e si trova ai domiciliari.
Nell’inchiesta “Riposi amari” sui presunti maltrattamenti nella casa di riposo “Bell’Aurora” di via Emerico Amari a Palermo erano finite indagate sei donne.
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