Il giudice del tribunale civile seconda sezione Maria Letizia Barone ha condannato un condominio di sette piani in via Tommaso Aversa a Palermo a risarcire i proprietari di un magazzino al piano con 118 mila euro imponendo anche l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria.

I proprietari di un magazzino di 360 metri quadrati, difesi dagli avvocati Rosario Dolce e Francesco Iellamo hanno citato in giudizio il condominio per la mancata manutenzione degli scarichi fognari e della fognatura condominiale che avrebbero provocato danni rilevanti alla pavimentazione, alle mura perimetrali e alle strutture portanti. Danni strutturali che non avrebbero consentito l’affitto o l’utilizzo dell’immobile da parte dei proprietari.

Il condominio che si è costituito in giudizio ha contestato le richieste dei proprietari sostenendo che l’immobile dei ricorrenti è inutilizzato e chiuso dal 2007.  I lavori di pertinenza condominiale non sono stati eseguiti per la mancata disponibilità da parte dei proprietari di consentite l’accesso all’immobile e che le infiltrazioni dipendono dall’impianto fognario del quale il condominio non ha disponibilità. Infine la situazione di degrado è da ricondurre agli effetti dell’umidità di risalita causata da difetti costruttivi.

Tutte tesi respinte dal giudice che ha dichiarato legittime le richieste dei proprietari.

“Il condominio di un edificio, quale custode dei beni e servizi comuni, è obbligato ad adottare tutte le misure necessarie affinché le cose comuni non rechino pregiudizio ad alcuno e risponde dei danni da queste cagionati alla porzione di proprietà esclusiva di uno dei condomini – si legge nella sentenza – In questo caso in base alla consulenza tecnica d’ufficio sia indubitabile la responsabilità del condominio per i danni sofferti dai ricorrenti dell’immobile a pino terra”. Oltre ai risarcimento il condominio dovrà eseguire i lavori per realizzare un nuovo impianto e pagare le spese di giudizio di 14 mila euro oltre la consulenza tecnica.