Con Manifesta 12 riapre l’Arena La Sirenetta a Mondello, chiusa dal 2006, 12 anni fa: un luogo della memoria collettiva per i palermitani che potranno adesso rivivere l’opportunità di vedere un film en plein air. Questo sarà anche di grande attrazione per i visitatori stranieri di Manifesta 12, che potranno godere della posizione dell’arena a un passo dal mare.

Da luglio, l’Arena La Sirenetta accoglierà alle ore 21 (ingresso gratuito) il “Manifesta 12 Film Programme”, un programma di proiezioni che offre una lettura in chiave cinematografica dei temi cardine della Biennale attraverso una selezione di film e documentari, che arricchiscono la narrativa generale del progetto curatoriale “Il giardino planetario”.

Si comincia domani venerdì 20 luglio, con “Terra di Nessuno”, una video performance del duo Masbedo e la proiezione dell’omonimo film di Mario Baffico (Italia; 1939; 91 minuti; italiano con sottotitoli in inglese). Dal 20 luglio, il “Manifesta 12 Film Programme” proporrà un calendario di proiezioni settimanali, dal giovedì alla domenica fino al 9 settembre. Il programma completo dei film è disponibile on line sul sito di Manifesta 12: www.manifesta12.org/film-programme. Domani l’inaugurazione alle 21, alla presenza dei Masbedo, del Sindaco Leoluca Orlando, dell’Assessore alla Cultura Andrea Cusumano e del Direttore Generale di Manifesta 12 Roberto Albergoni.

Il programma di film, a cura di Manifesta in collaborazione con la Società Italo-Belga, è fruibile a ingresso libero. Promosso da In Between Art Film, Italy, supportato da Vidi Square e Sicilia Film Commission, Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo è sostenuto dal Progetto di Riqualificazione Urbana Infrastrutture e Sicurezza della Città di Palermo.

Dopo l’apprezzata installazione dei Masbedo all’Archivio di Stato alla Gancia di Palermo “Protocol 90/6” e ispirata alle vicende umane e professionali del regista Vittorio De Seta, il duo artistico dà vita a un nuovo capitolo del progetto “Videomobile”, l’articolata video installazione multi canale concepita come ritratto della città di Palermo e del suo contesto socioculturale attraverso la rilettura della storia del cinema. La video-performance “Terra di Nessuno” costituisce infatti il secondo appuntamento di una trilogia di momenti performativi che nascono dal progetto esposto nella sede di Palazzo Costantino fino al prossimo 4 novembre.

Questa volta, a ispirare gli artisti è la travagliata storia di un film diretto in Sicilia nel 1939 dal regista Mario Baffico, “Terra di Nessuno”, la cui sceneggiatura è tratta da due novelle di Luigi Pirandello, “Requiem Aeterna Dona Eis Domine” (1913), incentrata sulla lotta di un paese per il diritto di umanità, ossia la possibilità di seppellire i propri defunti in una terra in cui si vive e si lavora, e “Romolo” (1915), che racconta il sogno di un uomo che vuole fondare una città ideale.

Proiettata per la prima volta in Sicilia, la pellicola di Baffico affronta forti contenuti sociali – dallo scontro tra contadini e latifondisti fino a un’ansia rivoluzionaria di giustizia sociale, di fedeltà all’utopia – e per l’epoca decisamente “sovversivi”. Quando uscì, attirò sin da subito la censura del regime fascista, che causò rallentamenti e intoppi nella produzione fino alla sparizione del film, che nell’immediato secondo dopoguerra risultava definitivamente perduto. L’unica copia superstite viene casualmente ritrovata presso la Library of Congress di Washington alla fine degli anni Sessanta: qui venne infatti trattenuta come “preda bellica” dopo essere stata confiscata nei magazzini di una società di distribuzione italiana nel 1941. Il primo a visionare il film ritrovato è il regista John Cassavetes, che ne riconosce il coraggio e l’anticonformismo dei contenuti e, dal punto di vista visivo, lo paragona a un “western” ante litteram. Il film fu poi consegnato alla Cineteca Nazionale di Roma soltanto nel 1981, seppur mancante di due rulli di otto in totale. Proprio in questo vuoto intervengono i Masbedo, performando dal loro “Videomobile” le sequenze mancanti, generando così nuove immagini. “Terra di Nessuno” e “Videomobile” sono opere commissionate da Manifesta 12 per Il Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza, e prodotte da Beatrice Bulgari per In Between Art Film.

I Masbedo, sono un duo artistico composto da Nicolò Massazza (1973, Milano) e Jacopo Bedogni (1970, Sarzana). I due artisti vivono a Milano e lavorano insieme dal 1999. Interessati al tema della incomunicabilità e alla relazione tra produzione dell’immagine e società della comunicazione, hanno sviluppato negli anni un’attenzione agli aspetti pittorici del video e al coinvolgimento dello spettatore nelle installazioni ambientali che, di volta in volta, la loro arte plasma. Un esito di tale ricerca è la realizzazione di video-performance in grado di includere lo spettatore all’interno dello spazio video e del gesto creativo. Loro mostre personali e collettive sono state realizzate in spazi istituzionali privati e pubblici, festival e rassegne cinematografiche quali: Museo Mart a Rovereto, MADRE di Napoli, MAXXI di Roma, Merz di Torino, Martin Gropius Bau di Berlino, Art Film Art Basel di Hong Kong, Giornate degli Autori della 69., Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Copenhagen International Documentary Film Festival.

Videomobile, 2018

Installazione multimediale

Videomobile è un vecchio furgone trasformato in un” video-carro” che presenta, attraverso i suoi schermi, i luoghi che hanno accolto set cinematografici a Palermo, indagando la storia del territorio di Palermo, con particolare attenzione a temi come il potere e le sue dinamiche. Videomobile si configura così come un laboratorio in movimento, che funziona da spazio di lavoro, ma si struttura anche come palco per le performance che sono realizzate durante il periodo della Biennale in spazi come l’Archivio di Stato, l’Arena Sirenetta di Mondello e il Monte Pellegrino. Quando è posteggiato, il furgone diventa un’installazione video componibile e interattiva ospitata nell’atrio di Palazzo Costantino, con monitor e schermi che agiscono da dispositivo narrativo. Attraverso questo progetto, realizzato in collaborazione con l’Archivio di Stato di Palermo – Filmoteca Regionale, Sicilia Film Commission e la Cineteca Nazionale di Roma, Masbedo vuole portare la performance video in strada a Palermo, concentrandosi sulla tradizione del cinema antico, così come quando le proiezioni si svolgevano all’aperto con un “furgone del cinema”.

“Manifesta 12 Film Programme”

Il “Manifesta 12 Film Programme” propone poi per il mese di luglio un calendario di film eterogenei tra loro: domani, sabato 21 luglio il documentario di Giovanni Totaro proprio ambientato a Mondello “Happy Winter” alla presenza del regista e del cast; domenica 22 luglio “Nausicaa della valle del vento” di Hayao Miyazaki. La settimana successiva si apre con la proeizione di “Tano da morire” nel Giardino dello Zen, per poi continuare all’arena La Sirenetta giovedì 26 con “De Seta ‘Archive”, materiali di archivio proposti in collaborazione con CRICD (Centro Regionale Inventario, Catalogazione e Documentazione) e Sicilia Film Commission, venerdì 27 con “In guerra per amore” di Pif, sabato 28 con “Marisol” di Hella Wenders e domenica 29 “Risk” di Laura Poitras.

Cos’è Manifesta

Manifesta, la Biennale nomade europea di arte e cultura contemporanea, nasce nei primi anni ’90 in risposta al cambiamento politico, economico e sociale avviatosi alla fine della Guerra fredda e con le conseguenti iniziative in direzione dell’integrazione europea e la successiva frammentazione. Manifesta 12 Palermo esplora l’idea di convivenza in un mondo mosso da reti invisibili, interessi privati transnazionali, intelligenza algoritmica, crisi ambientale e disuguaglianze sempre crescenti. Osserva il mondo attraverso la lente unica di Palermo, una città nel cuore del Mediterraneo, crocevia di tre continenti. Lavorando a stretto contatto con i suoi cittadini, Manifesta 12 sceglie Palermo come luogo ideale per indagare le sfide de del nostro tempo e per sperimentare possibili scenari futuri.