Ancora un pomeriggio di protesta per gli agricoltori siciliani, il penultimo nell’isola prima della grande manifestazione di Roma.

I trattori oggi hanno marciato su Poggioreale per tornare a portare le loro ragioni in piazza lì da dove tutto è iniziato, nella valle del Belice. Ieri era toccato a Bolognetta e la marcia era arrivata fino al mercato ortofrutticolo di Villabate alle porte di Palermo.

Il clou è previsto a Roma

Ma il clou è atteso per giovedì a Roma dove sarà nutrita la delegazione siciliana. Gli agricoltori, che qui non si sono spaccati in più tronconi come successo in altre aree del Paese, prevedono di inviare nella capitale una delegazione molto nutrita a sostegno delle richieste. Con loro anche gli uomini di Sud Chiama Nord di Cateno de Luca.

Domani, mercoledì 14 febbraio, invece, toccherà alla Regione. Gli agricoltori con De Luca arriveranno a piazza indipendenza. Saranno presenti 20 pullman (così come concordato con questura e prefettura per questioni di ordine pubblico) provenienti da varie province, insieme a 5 trattori autorizzati dalla prefettura.

L’appuntamento è alle 12 domani per quella che è già stata chiamata la manifestazione di San Valentino. Poi toccherà alla trasferta romana che si preannuncia molto partecipata da parte dei siciliani. Due le richieste portanti: la dichiarazione dello Stato di crisi nazionale per l’agricoltura e il blocco delle importazioni dei grani extracomunitari a partire da quello canadese.

La protesta di ieri a Villabate

La protesta degli agricoltori siciliani è arriva alle porte di Palermo. Lavoratori ed imprenditori hanno manifestato ieri mattina intraprendendo una marcia di protesta sulla SS121 Palermo-Agrigento. Circa un centinaio i trattori che hanno sfilato dallo svincolo di Bolognetta fino a Villabate, dove hanno sfilato davanti al mercato ortofrutticolo del paese. Una manifestazione iniziata intorno alle 9 e che proseguita a pomeriggio inoltrato. Diversi i disagi alla viabilità della zona, con il traffico in tilt su tutto l’asse della II Circoscrizione e nell’ingresso/uscita dal comune di Villabate.

Diversi gli striscioni esposti dai manifestanti. Fra questi uno riportante la scritta: “Può sembrare banale, ma la vita è il mangiare. Deve essere naturale”. Fra le principali contestazioni mosse dai manifestanti vi sono quelle rivolte alle politiche dell’Unione Europea in materia di Green Deal. “Si parla di farina di grilli, di carne sintetica – dichiara Antonino Crapa, agricoltore oggi presente a Villabate -. E’ una protesta che riguarda tutti i consumatori, chiunque mangia. E’ per il bene per la loro sicurezza alimentare. Siamo per il cibo sano, per quello biologico. Non abbiamo bisogno di pesticidi. Viene importato di tutto. E’ una lotta per tutti, soprattutto per i bambini che finiscono per mangiare queste schifezze. Noi abbiamo tutte le regole del mondo, mentre gli altri truffano noi e i consumatori”.