“Il manifesto Fimmini per l’occupazione femminile è uno strumento strategico di fondamentale importanza per una città come Palermo che nel 2020 ha registrato il 65% di donne inattive nella fascia di età compresa tra i 15 e i 64 anni di età. Un dato estremamente allarmante che ci impone l’uso di strumenti straordinari che consentano al Comune di orientare le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza in modo efficace per recuperare i gravi squilibri di genere nei tanti ambiti in cui si manifestano, a partire dalle opportunità per le donne palermitane di fare un lavoro per cui hanno studiato e si sono formate e con tutte le necessarie garanzie di fuoriuscita dal lavoro nero e sottopagato”.
Lo ha dichiarato la consigliera Milena Gentile del Partito Democratico a Palazzo delle Aquile.
“Le disuguaglianze tra i generi hanno radici profonde e pertanto occorre una strategia che sappia affrontare la complessità del problema in tutti i fronti in cui è necessario recuperare questo gap. Esprimo una personale soddisfazione per la scelta di accogliere tra le priorità individuate nel documento la necessità della democrazia paritaria come presupposto imprescindibile per una democrazia compiuta e per uno sviluppo economico sostenibile. Da Presidente di Emily non posso che riconoscere l’importanza di una rete forte e capillare che lavori compatta per recuperare anche la scarsa rappresentanza delle donne nelle istituzioni, soprattutto regionali, e per contrastare i periodici rigurgiti autoconservativi di una parte della politica locale che ritiene di usare la specialità dello Statuto siciliano per disattendere i principi costituzionali”.
“Colgo l’occasione per invitare tutte le rappresentanti del tavolo di lavoro per la parità e le coordinatrici di questo progetto all’Assemblea per la Democrazia che si terrà il 21 luglio per contrastare i tentativi in atto all’Ars di abolizione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale dei comuni e per promuovere tutte insieme l’approvazione del ddl che mira finalmente a inserire la doppia preferenza di genere nella legge elettorale per l’Assemblea regionale”