“Dopo quello per raddoppiare il taglio del cuneo fiscale, il Governo ha bocciato altri due emendamenti del M5S alla Manovra, a prima firma del presidente Giuseppe Conte, per aiutare le nostre pensionate e pensionati”. Lo sottolinea in una nota il capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera, Davide Aiello.

Soglia 13 mila euro per non pagare l’Irpef

“Con il primo intervento – dice il deputato pentatellato – intendevamo portare da 8.500 a 13.000 euro la soglia di reddito entro la quale i pensionati non versano l’Irpef. Se tale proposta di modifica fosse stata approvata, si sarebbero resi piu’ pesanti gli assegni pensionistici da 1.000 euro al mese, ma la maggioranza ha votato contro”. Il governo Meloni però ha bocciato la proposta presentata dal leader Giuseppe Conte. “La stessa cosa è accaduta con il secondo emendamento, il cui obiettivo era l’innalzamento della rivalutazione degli assegni per coloro che percepiscono un trattamento pari o inferiore a 4 volte il minimo, raddoppiandola rispetto alla norma attuale”.

“La maggioranza prometteva pensioni a 1000 euro”

“Parliamo della stessa maggioranza che in campagna elettorale prometteva di portare le pensioni minime a 1.000 euro al mese ma che poi, alla prova dei fatti, ha tradito gli elettori. Un modo davvero poco serio di fare politica che conferma la natura di questa destra”, conclude Aiello.

Per Conte una manovra senza coraggio

Una manovra “misera, senza coraggio e arrogante”, perchè “si accanisce sulle fasce più deboli” della popolazione. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, commenta così la legge di bilancio del governo Meloni, nel corso di una conferenza stampa convocata per illustrare le proposte M5s. “Se non l’avessimo vista scritta nero su bianco, non avremmo potuto credere a una manovra di bilancio così misera: da chi si definisce patriota ci saremmo aspettati delle mosse in difesa dell’Italia. Non ci aspettavamo che un governo politico, in un momento di così grande difficoltà per gli italiani, promuovesse una manovra senza coraggio”, senza “sensibilità rispetto alla realtà sociale del Paese”, ha sottolineato.