Un uomo di 49 anni è stato arrestato a Misilmeri (Palermo) accusato di vendita illegale di fuochi d’artificio. L’intervento è stato condotto dagli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Bagheria insieme al personale del nucleo artificieri della questura. L’indagato è stato sorpreso in un immobile rurale situato nelle campagne tra i comuni di Misilmeri e Marineo, dove custodiva un ingente quantitativo di materiale esplodente pericoloso.
Nell’immobile gli agenti hanno trovato 2.400 chilogrammi di artifizi pirotecnici, con una massa attiva netta di circa 640 chilogrammi. Tra il materiale sequestrato ci sono anche 270 chilogrammi di polvere pirica e 45 inneschi, componenti che secondo gli inquirenti erano destinati alla produzione di botti artigianali da immettere sul mercato nero in vista delle festività di fine anno.
L’operazione è il risultato di una minuziosa attività d’indagine avviata nelle ultime settimane, durante la quale gli investigatori hanno monitorato gli spostamenti dell’uomo, sospettato di gestire una fabbricazione illecita di artifizi pirotecnici all’interno di un ex opificio di sua proprietà. Grazie ai riscontri ottenuti sul campo e all’individuazione dei siti strategici frequentati dall’indagato, la Procura della Repubblica di Termini Imerese ha emesso i decreti di perquisizione che hanno permesso di scoprire il deposito clandestino.
Tutto il materiale esplodente è stato accuratamente repertato dagli esperti del Nucleo Artificieri-Antisabotaggio della Questura di Palermo ed è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa della distruzione programmata. Il provvedimento di arresto a carico del quarantanovenne è stato regolarmente convalidato dal giudice competente, interrompendo così una catena di distribuzione illegale che avrebbe potuto rappresentare un grave rischio per la sicurezza pubblica.






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