“La lista elettorale che reca il nome di Sicilia Futura per le amministrative di Altavilla Milicia non è riconosciuta
ufficialmente da nostro movimento politico. Prendiamo dunque le distanze da coloro i quali hanno predisposto tale lista per le elezioni del 27 novembre prossimo”.

A parlare sono  il segretario provinciale di Sicilia Futura Edy Tamajo e Salvo Lo Giudice, entrambi parlamentari regionali. Sicilia Futura è il partito dell’ex Ministro Salvatore Cardinale, alleato di ferro dei renziani pur non essendo parte del Pd, sostiene la maggioranza di Crocetta alla regione e si prepara a un salto di qualità per diventare punto di riferimento centrista della sinistra italiana dopo il disfacimento dell’Udc.

Eppure un partito governato ‘all’antica’ in un comune piccolo ma rilevante politicamente come Altavilla Milicia nel Palermitano, si spacca fino a finire sui giornali con una pubblica presa di distanza

“Pur avendo attivisti di Sicilia Futura nel comune di Altavilla Milicia – dicono i due esponenti regionali – registriamo che questi non sono stati coinvolti nella redazione della lista. Pertanto ci riteniamo estranei dalla competizione elettorale, pur confermando la nostra attenzione e l’impegno per far crescere Altavilla Milicia, città che ricade in una stupenda porzione della Sicilia. Porteremo avanti la nostra progettualità politica con gli aderenti al nostro movimento”.

Una spaccatura vera, in vista del mini test elettorale di fine mese. Mini perchè le elezioni amministrative del 27 novembre riguardano due soli comuni, Altavilla Milicia e Scicli, ma rilevante perchè sono entrambi comuni sciolti per mafia e perché il voto arriva la settimana prima del referendum. Per Scicli nel ragusano una consultazione sotto osservazione ma nulla di più

Anomale, invece le elezioni ad Altavilla per tanti motivi. Andiamo per ordine, i candidati a sindaco per le elezioni del 27 novembre sono tre. Si tratta dell’avvocato Giuseppe Virga, di Giuseppe Arrigo, direttore dell’ufficio postale di Altavilla e di Antonio Barricelli.

Quet’ultimo è l’unico appoggiato da un partito, Pdr Sicilia Futura, che, come detto, si è spaccato non riconoscendo lista e candidato. Gli altri sono appoggiati da liste civiche. Virga dalla lista “Io Amo Altavilla”. Quella di Arrigo “Altavilla libera e trasparente”. Di fatto sorprende, e questa è la seconda stranezza, l’assenza di un candidato 5 stelle. il territorio lo avrebbe consentito e in tanti si aspettavano di vedere i pentastellati alla prova proprio ad Altavilla

Il Comune era stato sciolto per infiltrazioni mafiose nel febbraio del 2014. L’ex sindaco Nino Parisi aveva impugnato il provvedimento di scioglimento e il Tar Lazio gli aveva dato ragione. A gennaio di quest’anno il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione confermando il provvedimento di azzeramento delle cariche elettive.

Accantonate le controverse vicende dello scioglimento ora in campo c’è un avvocato figlio di un noto magistrato, Virga, Barricelli che dopo essere stato lanciato viene disconosciuto dal partito che lo avrebbe proposto e il direttore dell’Ufficio postale Arrigo.

In un centro come Altavilla, 1500 abitanti, il direttore dell’ufficio postale è un po’ come il farmacista o il medico condotto di antica memoria o meglio sarebbe dire come il direttore di banca. si perché le posta ormai fanno banca. un elemento di conoscenza popolare non di poco conto tanto che la vulgata lo dava come candidato pentastellato e non, invece, come capita adesso con una lista civica.

Perchè, poi, un comune piccolo come Altavilla Milicia muove ben due deputati regionali per disconoscere un candidato sindaco? L’idea che si fa strada è quella che Altavilla possa essere proprio un test sull’utilità delle liste civiche, sull’uso dei ‘marchi’ di partito e sulla sponsorizzazioni di questo o quel candidato. Insomma Altavilla come mini test in vista delle candidature a Palermo è una ipotesi azzardata ma che a qualcuno potrebbe essere venuta in mente