“E’ una fase importante per Palermo, perché si dà l’avvio a un’opera innovativa e strategica per la mobilità, che potrà servire a migliorare la qualità della vita nella nostra città”. Ad affermarlo è il segretario generale della Cgil Palermo Enzo Campo, in merito all’inaugurazione del Tram.

Secondo il segretario della Cgil, la dotazione di nuove infrastrutture per il trasporto urbano deve proseguire con l’attivazione di nuove linee del tram. E con la realizzazione, attraverso la risoluzione dei problemi che ostacolano le opere del passante ferroviario e con la chiusura dell’anello, di un sistema di trasporti “moderno e valido”.

“L’ amministrazione non insegua la chimera di infrastrutture irrealizzabili, non si faccia trascinare dall’illusione di progetti di metropolitane inutili e costose – mette sull’avviso il segretario Enzo Campo – Non ci troverà d’accordo. Sarebbe una scelta in contrasto con la strategia del tram, che condividiamo. Bisogna proseguire su questa strada. Chiediamo che il progetto della rete del tram venga esteso con la programmazione di altre linee per assicurare il collegamento migliore tra le periferie e il centro”.

“Siamo rammaricati- aggiunge il segretario Enzo Campo – che l’amministrazione comunale non abbia avuto la sensibilità di invitare all’inaugurazione i lavoratori e i rappresentanti dei lavoratori delle costruzioni, che hanno realizzato in questi 9 anni l’opera, pagando anche un alto tributo di sangue con la perdita di un lavoratore. Questo dimostra poca sensibilità nei confronti del mondo del lavoro e del mondo sindacale che lo rappresenta”.

La Fillea Cgil, per quanto riguarda l’opera a rischio della Tecnis a Palermo, l’anello ferroviario, sollecita una riunione in Prefettura alla presenza del commissario della Tecnis Saverio Ruperto, della stazione appaltante, di Rfi, di Regione e Comune.

“E’ un incontro che chiediamo da tempo – dichiara il segretario della Fillea Cgil Palermo Francesco Piastra – Un tavolo urgente in Prefettura è necessario per verificare le garanzie per la ripresa del cantiere a gennaio e per assicurare le 80 assunzioni annunciate da tempo. A maggior ragione, dopo quanto è accaduto a Catania per le opere gestite dalla Tecnis, è importante scongiurare la cassa integrazione al cantiere dell’anello ferroviario di Palermo, perché il lavoro c’è e le opere devono andare avanti”.

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