Sale l’incidenza settimanale a livello nazionale: 504 ogni 100.000 abitanti (7-13 ottobre) rispetto a 441 ogni 100.000 abitanti (30 settembre-6 ottobre). E’ quanto emerge dai dati della cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il monitoraggio settimanale

Ancora un balzo si è registrato questa settimana per l’indice di trasmissibilità Rt e l’incidenza dei casi di Covid-19 in Italia. L’Rt sale infatti a 1,30 rispetto a 1,18 della scorsa settimana e si colloca sopra il valore soglia dell’unità. L’incidenza raggiunge invece il valore di 504 per 100mila abitanti rispetto a 441 di 7 giorni fa. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute sull’andamento del Covid-19.

Nuovo balzo di Rt a 1,30 da 1,18

Il monitoraggio rileva che nel periodo 21 settembre-4 ottobre 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,30 (range 1,15-1,38), in aumento rispetto alla settimana precedente e superiore al valore soglia. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero diminuisce invece leggermente, ma si trova ancora oltre la soglia epidemica: Rt è infatti pari a 1,20 (1,17-1,24) al 04/10/2022 rispetto a 1,28 (1,23-1,32) al 27/09/2022.

Da 4 a 6 le regioni con reparti sopra soglia d’allerta

Sale, questa settimana, il numero delle Regioni che superano la soglia di allerta del 15% rispetto all’occupazione da parte di pazienti Covid dei reparti ordinari ospedalieri. Le Regioni e Province autonome (PA) oltre la soglia di allerta sono infatti 6 rispetto alle 4 della scorsa settimana. Si tratta di Calabria (al 16%), Friuli Venezia Giulia (17,5%), PA Bolzano (23,6%), PA Trento (17,2%), Umbria (26,6%) e Valle d’Aosta dove si registra il valore più alto pari a 56,7%.

Allerta resilienza in 18 province

Diciotto Regioni/Province autonome riportano almeno una allerta di resilienza. Otto riportano molteplici allerte di resilienza. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (11% vs 12%). Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (54% vs 53%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (35% vs 35%).