Fuga in massa dal Partito Democratico monrealese. A pochi giorni dalle elezioni regionali, 5 consiglieri comunali monrealesi abbandonano il partito di Renzi per creare un nuovo gruppo in consiglio comunale: Monreale al Centro. Si tratta del Presidente del consiglio comunale Giuseppe Di Verde, dell’assessore Rosario Li Causi, dell’ormai ex capogruppo del PD Mimmo Vittorino, di Paola Naimi e di Valeria Viola. I cinque consiglieri fanno riferimento a Toti Zuccaro, ex segretario cittadino e candidato alle scorse regionali nella lista “Arcipelago Sicilia – Micari Presidente”, dove ha riportato 2.637 preferenze, nettamente al di sotto delle aspettative (600 in meno rispetto alle regionali 2012 quando si era candidato con il PD). Zuccaro non ha nascosto la sua profonda delusione nei confronti del primo cittadino, Piero Capizzi, che non gli avrebbe procurato i voti promessi durante la campagna elettorale.
Nel pomeriggio di oggi, durante i lavori del consiglio comunale, verrà ufficializzata l’uscita dal PD e la confluenza nel neogruppo consiliare: “Usciamo da un partito – dichiarano i consiglieri – di cui non condividiamo più il percorso politico né tanto meno la conduzione. Ci siamo stati stretti, è stato un partito democratico che ci ha delusi, all’interno del quale nell’ultimo anno e mezzo tutto e tutti siamo stati allo sbaraglio, con poca possibilità di dialogare o confrontarci, troppe anime e troppe sensibilità; dalle dimissioni del segretario, che hanno segnato il tracollo del partito, la situazione sembrava stesse migliorando con il commissariamento, ma non è stato così”.
Da gennaio, in seguito alle dimissione del segretario Toti Zuccaro, la sezione monrealese del partito era stata commissariata. Alla sua guida la segreteria regionale aveva nominato Antonio Rubino, che replica: “Sono stupito e lo sono ancora di più nel leggere giudizi ingenerosi sul Partito Democratico.
Nei prossimi giorni incontrerò il gruppo consiliare e i dirigenti locali del partito”. Intanto Rubino ribadisce la fedeltà del PD al primo cittadino. “Ho già sentito il sindaco assicurando che il sostegno del Pd non verrà meno così come non mi pare abbia senso l’ennesima crisi di Giunta.
Capisco le amarezze personali ma chi è chiamato a compiti di direzione politica deve far prevalere sempre il bene della comunità che amministra”.
Per il neogruppo il passaggio all’opposizione non è scontato. Chiamano in causa Capizzi: “Il sindaco deve stabilire come vuole continuare la sua azione amministrativa per fare ciò che rimane da fare in questo ultimo anno e mezzo. Per questo gli abbiamo chiesto una riflessione e siamo in attesa di una risposta, vogliamo capire se vuole continuare a dialogare con noi che da oggi siamo un gruppo indipendente, lui sa bene che lo abbiamo sostenuto sin dall’inizio della sua campagna elettorale e abbiamo sempre garantito la nostra presenza fino all’ultimo consiglio comunale”.
Il Partito Democratico, che alle amministrative 2014 si era affermato come principale partito in città con 11 consiglieri comunali, si riduce ad avere una rappresentanza di 5 membri (Rossella Pica era già intanto passata al gruppo misto).
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