Svolta nella gestione dei beni di proprietà del comune di Monreale. Nell’ambito dell’atto di ricognizione al Piano di riequilibrio finanziario, quest’ultimo bocciato dalla Corte dei Conti, con conseguente dichiarazione di dissesto, l’amministrazione ha deciso di alienare i suoi beni, fino ad oggi fruiti in modo gratuito dai privati cui sono stati concessi in uso anche da molti anni. Fra questi, sono stati messi a reddito edifici importanti: la ex Stazione di Ficuzza, l’ex Mobilificio Mulè, l’ex linea Ferrata.
L’atto formale ripercorre l’iter seguito dalla giunta per raggiungere gli obiettivi inseriti nel Piano e costituisce un passo importante per uscire dal tunnel finanziario del dissesto, in cui il Comune versa da quando le Sezioni riunite hanno respinto il ricorso contro la deliberazione di della Sezione di controllo.
Fra le tappe più importanti in questo cammino verso il risanamento: la locazione dei beni comunali, l’estinzione dei debiti con Amat e Consorzio Bivieri, le transazioni con Amia e Ato, la riduzione dei costi della politica e del personale, il pagamento dei tributi Cosap, l’introduzione di una tassa di soggiorno per i turisti, fino all’avvio della raccolta differenziata su tutto il territorio.
Dopo una partenza difficile, il porta a porta ha raggiunto percentuali ragguardevoli contribuendo al risparmio di spese per i costi legati alla gestione dei rifiuti solidi urbani. Importante per un territorio ad alta vocazione turistica anche la tassa di soggiorno.
“Con questo atto ricognitivo – ha dichiarato il sindaco Capizzi – viene ricostruito , grazie all’impegno del segretario generale Domenica Ficano e del suo staff e dell’area gestione risorse, tutto il percorso fatto dalla mia amministrazione in relazione agli obiettivi del piano di riequilibrio ed oggi grazie a questo importante provvedimento possiamo dire di avere il polso della situazione economico- finanziaria del Comune di Monreale. Scelte fatte con grande senso di responsabilità nell’esclusivo interesse di salvaguardare i cittadini per avviarci al definitivo risanamento delle casse comunali”.
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