Greenpass si o no? A Casa Minutella

  • Enrico Montesano, “di queste cose non parlo più”
  • Red Ronnie, “Italia rischia di diventare la Cina”
  • Giarrusso, “Greenpass è sistema che Europa ci invidia”
  • Miceli, “Italia è uno Stato complesso e che funziona”

 

Greenpass si o no? E’ stato questo il tema della puntata di Casa Minutella. Ospiti della trasmissione l’attore Enrico Montesano, il critico musicale Red Ronnie, il deputato nazionale del Pd Carmelo Miceli e l’eurodeputato del Movimento CinqueStelle, Dino Giarrusso.

Montesano, “per salvare l’Italia serve una mandrakata”

Con la solita proverbiale ironia, Enrico Montesano ha finto di dribblare l’argomento, per esporre le sue convinzioni. Prima però, una battuta su quel che serve al nostro paese per rilanciarsi? Rispolverando uno dei vecchi personaggi del film cult “Febbre da Cavallo”, Montesano punterebbe su Mandrake (impersonato ai tempi, da Gigi Proietti”. Il perchè? “Per come siamo messi – ha ironicamente detto l’attore – ci servirebbe proprio una mandrakata”.

Difficile far esporre Montesano sul tema greenpass e vaccini. L’attore è scottato dal polverone degli ultimi mesi per le sue esternazioni sui social. “Mi sono stancato di parlare di queste cose. Lo faccio da più di un anno e mezzo. Ho iniziato ad agosto dell’anno scorso, facendo una lettura dal saggio del professore Giorgio Agamben “ A che punto siamo”. Adesso sono stanco.  Vorrei parlare del problema del lavoro, dell’impoverimento dell’Italia, della svendita del nostro Paese, della cessione delle nostre acque territoriali.  Vorrei sapere perché il nostro Ministro della Giustizia è stato più di un mese negli Stati Uniti e magari sapere se faranno ritornare Chico Forti. Vorrei sapere perché facciamo la delocalizzazione e non la localizzazione delle nostre imprese. Insomma, mi sono stancato di parlare di pass o non pass, vax o no vax, mask o no mask. Mi sono rotto il c…. Una voce dissenziente come la mia, però, credo serva”.

Montesano, “io spacciatore di libri e libero pensiero”

“Credo che il mio compito sia quello di inoculare il dubbio e di essere uno spacciatore di libri e pensieri di libertà” – ha continuato l’attore, affermando che, ormai “green pass e vaccini sono argomenti obsoleto. Da un anno e mezzo ci bombardano con dati e cifre. Basta, avete ragione voi. Io, però, non sono d’accordo. Le mie tesi non sono popolari, lo so. Le mie tesi non piacciono all’elitè dominante. Non piacciono al governo. E’ il politicamente corretto che domina. Ma possibile che non vi venga il dubbio che forse qualche ragione potremmo averla anche noi? Eppoi, la maggioranza della popolazione, quasi l’85 per cento è vaccinato, quindi se c’è un 15 per cento non vaccinato di cosa vi preoccupate? Avete il vaccino che immunizza, anzi protegge, e avete il lasciapassare verde.  Spero che vada tutto bene”.

Giarrusso, “Europa invidia il nostro sistema greenpass”

Diametralmente opposta la visione da Strasburgo dell’eurodeputato dei Cinquestelle, Dino Giarrusso:  “In Europa invidiano il nostro sistema greenpass e ora stanno cercando di imitarlo. Anche in Italia ci sono aumenti di contagi da covid, ma molto minori che negli altri paesi europei. Anche noi parlamentari europei abbiamo l’obbligo del greenpass per entrare al lavoro. E’ la prima volta nella storia che viene introdotto un limite a un eurodeputato. Il greenpass è semplicemente un sistema di prevenzione, serve a limitare il più possibile i contagi.  Non è altro”.

Per Giarrusso, sarebbe necessario rendere disponibili i tamponi gratis. “Ho sempre chiesto che i tamponi siano gratuiti e obbligatori per tutti, anche per i vaccinati. Perché esiste la possibilità che anche chi si è vaccinato sia vettore di questo dannato virus. Con i tamponi gratis, credo che cadrebbe ogni possibile opposizione al greenpass”.

Giarrusso lancia un appello alla concordia: “Qualsiasi siano le posizioni, sarebbe bene esporle con serenità, sarebbe ben non aizzare gli animi, perché quello che abbiamo visto negli ultimi giorni non è sano. Parlo del caso di Trieste. Per me lo sgombero è stata una sconfitta, perché quando deve intervenire la polizia è sempre una sconfitta. Per me è sempre meglio il dialogo, rispetto agli atti di forza. Si stanno esacerbando gli animi, è male e la situazione  può sfociare in violenza o sfiducia”.

L’ex giornalista delle Iene, tira le orecchie ai medici star della tv. Per Giarrusso, “Ci sono responsabilità da parte di alcuni medici, perché chi fa la star in tv e tratta male gli altri interlocutori non convince. Le cose vanno spiegate, Se a una persona dici zitto asino ho ragione io, non funziona”.

Red Ronnie, “Italia rischia di diventare come Cina”

Red Ronnie punta i piedi e indica precise responsabilità da parte del governo: “Non lo dico io, l’hanno detto dal Governo che il green pass è una scusa per costringere tutti a vaccinarsi. Se il governo obbligasse i cittadini a vaccinarsi, però, dovrebbe accollarsi eventuali responsabilità. Invece, quando si va a fare la puntura, si firma un foglio dove nessuno è più responsabile. Né il governo, né la fabbrica che produce il vaccino, né il medico che fa l’iniezione. Allora mi chiedo, ma se questa puntura è veramente così utile, perché mi fate firmare una carta dove il responsabile sono solo io? A cosa serve veramente il qr code del greenpass? E’ forse un esperimento, come si dice da molte parti, per far diventare l’Italia come la Cina? In Cina, non hanno il greenpass, ma hanno un qr code che stabilisce il credito sociale dei cittadini”.

Miceli (PD), “Nessun complotto, lo Stato è un sistema complesso. E funziona bene”

A Red Ronnie ha replicato il deputato del Pd, Carmelo Miceli. “Non ci sono complotti. L’Italia è uno Stato di diritto.  Perché il green pass è gestito dal Ministero delle Finanze? Immaginare un controllo occulto è una lettura semplificata, lo Stato ha le sue articolazioni e sono complesse e dialogano tra loro. La gestione dei dati, nel caso del greenpass è affidata alla Sogei, una società controllata dal Ministero delle Finanze, che interagisce con il ministero della Salute£.